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Dai Colli Orientali un 2014 ottimo per l’invecchiamento

Sono per qualche verso confortanti le considerazioni contenute nella Nona Relazione Tecnica sull’andamento dell’annata, nonostante le difficoltà climatologiche e ambientali, presentata oggi a Corno di Rosazzo dai collaboratori del Consorzio Friuli Colli Orientali-Ramandolo, presieduto da Adriano Gigante.

Giovedì 18 dicembre 2014, alle ore 18.00, a Villa Nachini-Cabassi di Corno di Rosazzo (UD), si è svolto un libero incontro incentrato principalmente sull’innovativo progetto “Vini da territori sostenibili – Vts”, avviato alcuni anni fa dal Consorzio Friuli Colli Orientali-Ramandolo, a cui hanno aderito alcune decine le aziende consortili.
Ne sono stati relazionati i risultati raggiunti, con una degustazione dimostrativa, a conclusione della serata, di vini provenienti dalle aziende che seguono il protocollo di produzione “Vts”.

L’evento è stato preceduto, il giorno prima, dalla Relazione tecnica illustrativa sullo stato dei vini dell’annata 2014 ha attestato che effettivamente, come previsto, la produzione media delle uve è stata una delle più basse dell’ultimo decennio, con un numero di grappoli per pianta inferiore alla media e il numero di acini per grappolo inferiore alla media storica (addirittura -8 per cento). L’aumento medio del 13 per cento del peso degli acini non ha compensato la perdita di produzione.
Anche la gradazione zuccherina è risultata mediamente inferiore, tuttavia, tra le varietà a bacca nera, gli autoctoni Refosco dal peduncolo rosso e Pignolo hanno trovato le condizioni stagionali adatte a raggiungere la maturità tecnologica e fenolica ricercata: entrambi daranno nel bicchiere sensazioni sorprendenti.
Il Sauvignon è riuscito a esprimere tutto il suo potenziale aromatico mentre lo Chardonnay, la varietà vendemmiata per ultima, ha conservato un’integrità eccezionale.

Le condizioni climatiche nell’andamento stagionale 2014 hanno determinato uno sviluppo vegetativo anticipato e un tempo di maturazione tra i più lunghi degli ultimi dieci anni, favorendo quel metabolismo capace di ottenere delle uve con una qualità media potenzialmente molto elevata, in particolare per la produzione di vini a lungo invecchiamento.

Maura Sacher


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