Stile e Società

Da AISI grande entusiasmo per la cena degustazione dedicata alle eccellenze enogastronomiche Georgiane

Nella bellissima serata romana al ristorante Georgiano, la seduzione dei vini in anfora abbinati ai sapori della tradizione

A distanza di un anno dall’apertura, il ristorante Georgiano AISI  ha proposto una serata di abbinamento dei vini nazionali con i piatti della tradizione. Lo Chef Joni, coadiuvato dai Sous Chef Nina e Irakli, sono riusciti a riproporre nei piatti i sapori autentici della cucina nazionale, utilizzando quelle materie prime decisive per il gusto e direttamente provenienti dal paese situato ai piedi del Caucaso, come ad esempio le spezie.

Tra le pietanze proposte naturalmente non potevano mancare i Khinkali, tradizionali ravioli ripieni con carne e brodo ed icona di questa cucina, come anche il Khachapuri la focaccia ripiena di formaggio Salguni, che insieme al precedente sono forse i piatti più popolari della Georgia.

Niente di turistico quindi ma un’esperienza autentica, apprezzata in pieno da chi ha già visitato il paese e insieme un invito per chi ha in animo di farlo.

Naturalmente grande interesse per i vini, direttamente selezionati e importati in Italia da Tamar Tchitchiboshvili dell’Agenzia l’Anfora. Per meglio comprendere le peculiarità di una viticoltura così particolare, la Sommelier Georgiana ha introdotto la cena con un’ampia spiegazione, spaziando dalle evidenze storiche basate su ritrovamenti ancestrali datati 8000 anni, fino ad illustrare il particolare metodo produttivo che caratterizza questi vini.

I presenti hanno potuto così apprendere la tecnica del “Qvevri” la particolare anfora di terracotta Georgiana interrata, usata per la fermentazione e l’affinamento dei vino. Un metodo che in maniera incredibilmente naturale ne assicura le giuste temperature del ciclo produttivo, e contemporaneamente garantisce la massima brillantezza senza nessuna operazione di chiarifica e filtrazione.

Una descrizione di grande interesse necessaria a fornire le coordinate basilari per permettere al palato di approcciare queste perle di enologia. Sicuramente quella nata dalla collaborazione del ristorante AISI e dalla Sommelier Tamar Tchitchiboshvili  è stata un’operazione riuscita,  molto probabilmente destinata a ripetersi nel tempo.

Piatti in degustazione

Pkali – polpette assortite di spinaci e carote e involtino di melanzane con salsa di noci

Mkhadi – medaglione di mais e involtino fritto di carne e riso

Khachapuri Imeruli – focaccia farcita con formaggio Salguni

Khinkali – ravioli grandi ripieni con carne e brodo

Mzvadi – Spada mista di pollo e maiale alla brace

Pelamushi – budino di mosto con noci e crema di vaniglia

Vini in abbinamento:

Cantina Vellino – Tavkveri rosato metodo europeo 2019

Cantina Napheri – Tsarapy Amber dry wine 2021 prodotto in Qvevri

Cantina Khardanakhi 1888 – Mitsvane, Kisi, Khikhvi 2021 prodotto in Kvevri

Cantina Marbano – Red dry Saperavi prodotto in Qvevri

 

 

 

 


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