Vino e Ristoranti

Cumpà, quando la tradizione si fonde con l’innovazione

Cumpà in Sicilia si usa per salutare un amico, un conoscente o addirittura uno sconosciuto con cui si vuole stabilire un rapporto o entrare in confidenza; significa, ospitalità, amicizia. Ed è proprio quello che dal 2015 Gaspare e Francesco offrono ai clienti nel loro ristorante «Cumpà» sulle rive del meraviglioso mare di Castellammare del Golfo in Via Don Leonardo Zangara, 5/7. Un locale che nei lontani anni 40’ e 50’ era la cantina in cui veniva depositato, in botti di rovere, il vino prodotto nelle campagne intorno al paese. Qui si incontravano i contadini addetti allo stoccaggio del vino ed i pescatori della marineria e qui si scambiavano il tradizionale saluto «Cumpà».

E ancora oggi, chi ha la fortuna di sedersi nella bellissima terrazza affacciata sul mare, per una esperienza gastronomica unica, ritrova quello spirito di ospitalità ed amicizia che da sempre riecheggia in questi locali. L’obiettivo è proprio questo: regalare agli ospiti un’esperienza culinaria indimenticabile, innovativa, mai banale in un’atmosfera elegante e rilassata. Qui la tradizione incontra l’innovazione, la cura del dettaglio diventa un elemento imprescindibile, e l’eleganza una componente essenziale ma non ostentata; così non si può che andare incontro ad una esperienza esclusiva ed irripetibile.

Come ad esempio l’«Arancina di riso con tenerumi e ricci di mare»: un piatto tipico della tradizione castellamarese, l’arancina (in questa parte dell’isola è chiamata al femminile) rivisitata con un ingrediente caratteristico di questo mare cristallino, i ricci. Un abbinamento inaspettato, dove la tendenza dolce del riso viene esaltata dalla sapidità dei ricci di mari, che con le loro note salmastre danno un tocco decisamente «marinaro» ed esclusivo ad un piatto tipicamente popolare.

Anche il pesce, sempre fresco di giornata e fornito direttamente dai pescatori che partono dal molo di fronte al ristorante, trova qui delle interpretazioni originali che rendono originali dei piatti che in realtà per la loro freschezza e bontà non avrebbero bisogno di molto. Ma la fantasia deve volare.

Ecco allora un’altra interessante proposta, la «Terrina di sgombro tiepida, con gambero rosso e cialde croccanti». L’incontro tra il cosiddetto prece povero, lo sgombro, che rimane una delle eccellenze dei nostri mari, ed il re dei gamberi, il gambero rosso tipico siciliano, pregiato e rinomato in tutto il mondo per il suo sapore unico e la sua carne succosa. L’incontro tra i due sapori e tra le due consistenze, se al primo impatto stupisce il palato, si trasforma poi in una unica gustosa esperienza culinaria.

Comune denominatore tra questi piatti e tutte le altre originali proposte è il perfetto equilibrio ed armonia di sapori, che esaltano gli ingredienti, ognuno con le proprie caratteristiche e l’eleganza e la tranquillità che si respirano e con cui si affronta questo intenso viaggio culinario.

 


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Sonia Biasin

Giornalista pubblicista, diploma di sommelier con didattica Ais e 2 livello WSET. Una grande passione per il territorio, il vino e le sue tradizioni.

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