Stile e Società

Cosa deve contenere la etichetta di un prodotto biologico? Ve lo spiega Egnews

Come tutti sanno da diversi anni le nostre tavole sono sempre più invase da prodotti c.d. biologici ovvero alimenti ottenuti senza l’aggiunta di elementi chimici.


 

Da una indagine emersa negli ultimi anni è risultato che una percentuale molta bassa, (circa il 15%) degli italiani si dichiara competente a riconoscere quali debbono essere gli elementi che una etichettatura deve presentare affinché questa possa classificare il prodotto come biologico.

La regolamentazione disciplinante i requisiti essenziali di produzione,  commercializzazione ed etichettatura del biologico, è contenuta nel regolamento UE n. 834 del 2007, entrato in vigore nel 2009.

Il testo legislativo comunitario stabilisce, nel suo preambolo, che debbono considerarsi biologici quei  prodotti ottenuti attraverso dei metodi di produzione privi dell’utilizzo di sostanze chimiche.

La normativa europea prevede inoltre una serie di articoli interamente dedicati alla etichettatura del prodotto che, per essere classificato come biologico, deve essere conforme a quanto stabilito dalle normative UE di cui al Reg. CE 834/07 e 889/08, come ad esempio, la non effettuazione di trattamenti ausiliari effettuati mediante coadiuvanti tecnologici diversi da quelli consentiti nel regolamento del biologico e che non abbiano all’uopo subito trattamenti con radiazioni ionizzanti.

Tali controlli sono effettuati da ciascun stato membro attraverso i propri organismi di controllo privati /pubblici, supervisionati dalle amministrazioni centrali dei singoli stati.

Terminata l’attività ispettiva, e supervisionatala dalla amministrazione centrale dello stato, nel relativo prodotto deve successivamente essere apposto un codice di identificazione che, per ogni prodotto in commercio, deve essere sempre e chiaramente visibile. Tale codice è composto da 8 caratteri recanti ciascuno la sigla della autorità che ha eseguito il controllo di conformità al biologico (per es. CH-BIO-004)

L’apposizione del codice costituisce, pertanto, la prova dell’avvenuto controllo di conformità che l’azienda produttrice ha subito in conformità con gli standard europei prefissati.

Contemporaneamente alla effettuazione del controllo viene apposto il logo europeo di prodotto biologico il cui simbolo è standard per tutti i paesi europei.

Terminata tale fase il prodotto ivi prodotto deve considerarsi a tutti gli effetti come biologico e, pertanto, può essere successivamente immesso nel mercato.

A tal proposito la normativa europea stabilisce che prima di procedere alla immissione in commercio del prodotto dichiarato come biologico, una volta rispettati gli standard stabiliti nelle normative sopra citate, può procedere alla denominazione del proprio prodotto come biologico, mediante l’apposizione sul proprio prodotto di denominazioni quali ad es.  BIO, BIOLOGICO, evitando l’uutilizzo di codici o espressioni che posso fuorviare ed ingannare il consumatore come ad es. ECO, SOST, VERDE ecc..

Le sanzioni previste dal regolamento UE in caso di irregolarità o inadempienza nel rispetto della normativa comunitaria sono l’applicazione di una pesante sanzione amministrativa il pedissequo ritiro dal commercio del relativo prodotto e, nei casi più gravi, una condanna penale per truffa, contraffazione o frode nel commercio.

 

Francesco Vaglio

f.vaglio@egnews.it

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