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Con l’entrata in vigore della nuova PAC l’Unione Europea favorirà, a partire dal 2020, il reimpianto dei vigneti

Uno degli interventi maggiormente significativi apportati con la riforma della politica alimentare comune (PAC) riguarderà l’industria vitivinicola, attraverso la quale verrà ristrutturato il nuovo sistema di produzione del vino.


 


Infatti a partire dal 1 gennaio 2020 verrà consentito alle aziende del settore vitivinicolo, il reimpianto dei vigneti attraverso la concessione di una preventiva autorizzazione rilasciata dalla autorità competente all’interno dei singoli stati membri. 

In altri termini attraverso tale meccanismo, si consentirà alle industrie produttrici di vino la possibilità di estirpare e reimpiantare nuovi alberi da vite in modo da consentire a queste una maggiore qualità del vino.

Il rilascio di tale autorizzazione, precisa la normativa, dovrà essere effettuata mediante l’adozione di specifici criteri tecnici di ammissibilità che verranno successivamente adottati da ciascuno degli stati membri tenendo presente i criteri generali secondo i quali: 

1- l’ottenimento di tale autorizzazione non dovrà essere supportata dal pagamento di nessun costo per l’operazione;

2- l’istanza di ammissione dovrà essere sottoposta ad una attenta e specifica disamina da parte di ciascuno degli Stati membri al termine del quale ogni amministrazione nazionale dovrà stilare una apposita graduatoria nella quale dovranno essere privilegiati i giovani produttori, il livello di sostenibilità economica del reimpianto e l’aumento della qualità del prodotto finale.

Saranno altresì esclusi dalla applicazione della direttiva i paesi dell’Unione che, al loro interno, abbiano una produzione vinicola inferiore a 50.000 ettolitri, mentre le nazioni che abbiano una superficie coltivata al vino inferiore a 10.000 ettolitri avranno la possibilità di  decidere se applicare o meno nel proprio ordinamento tale normativa.

In conclusione sembrerebbe che il nuovo sistema, inserito all’interno della più ampia riforma PAC, garantisca, almeno per quanto riguarda la produzione vitivinicola, un significativo rinnovamento poiché sarà finalizzata all’ottenimento di un più alto livello di crescita della qualità dei prodotti vitivinicoli dell’Unione Europea.

 

Francesco Vaglio



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Redazione

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