
Sono state 135 le azioni legali portate avanti da Sistema Prosecco nel corso del 2020. Il sistema raggruppa il Consorzio di Tutela della DOC Prosecco, il Consorzio di Tutela della DOCG Conegliano Valdobbiadene Prosecco e il Consorzio di Tutela della DOCG Asolo Prosecco.
Negli ultimi 5 anni il gruppo ha creato una rete di collaborazione con le autorità nazionali ed estere siglando importanti protocolli nelle nazioni dove si riscontra il maggior numero di falsificazioni.
Ricordo che il danno annuale complessivo per l’agroalimentare italiano ammonta in media negli ultimi anni a oltre 66 miliardi di euro.
Un gradito ritorno: aumentano i consumi di Vermouth nonostante la chiusura quasi completa dei canali HORECA e dei cocktail bar.
La vendita da scaffale e l’e – commerce hanno in buona parte compensato la diminuzione del consumo di questa tipologia di bevanda derivata dal vino.
La sua origine è piemontese e negli ultimi anni ha trovato nuovi sviluppi e declinazioni in tutta Italia.
Troviamo produttori di Vermouth in Emilia Romagna, Toscana, Puglia, Lazio, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia.
Sono state 70 milioni le bottiglie di bollicine italiane stappate durante le festività acquistate in enoteche, online, off – line e in grande distribuzione.
Alle tante varietà ed eccellenze regionali italiane si aggiungono le novità del nuovo Prosecco Rosé e Asti Spumante Brut.
La versione Rosé del Prosecco ha visto una immissione nel mercato di 20 milioni di bottiglie da metà Ottobre ad arrivare al 31 Dicembre.
Le tipologie preferite dagli Italiani vedono in prima posizione il Prosecco seguito dal Franciacorta, Asti e Trento DOC. Per quanto riguarda le esportazioni l’Italia è in vantaggio rispetto ai suoi competitori nuovi e storici.
Nel mercato Usa il vino italiano é stato sopra la media degli altri paesi e ha rafforzato la sua posizione nella GDO e nell’off – trade dopo l’Australia e prima del Cile.
Molto buone le vendite dei nostri sparkling wine o vini spumanti.
In Oriente e soprattutto in Cina i nostri vini hanno contenuto le perdite e saranno i primi a ripartire bene. In Giappone e in Corea del Sud il trend è positivo così come in Canada.
Malissimo i cugini francesi e i vini spagnoli. In tutti i mercati fuori dalla UE è in calo il prezzo medio e sono i vini di qualità superiore ad accusare la variazione negativa maggiore.
Umberto Faedi
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