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Come l’Arca Noè, chi si salverà non si sa che vita avrà

Narra la Bibbia che Noè, avvertito dal Signore Iddio, costruì una grande barca a tre piani e a vari scompartimenti, per mettere in salvo la sua famiglia e una coppia di ogni specie animale, specificando il maschio e la sua femmina.

Appena questo avvenne, cominciò a piovere e piovve per quaranta giorni e quaranta notti.
Piovve tanto intensamente, che ogni cosa intorno sparì sotto le acque. Rimasero visibili solo le cime di alcune alte montagne. E presso una di queste l’Arca si arenò e aspettò il ritiro delle acque.
Poi tutti scesero e la Terra si rigenerò.

Un racconto simile è presente nelle storie mitologiche e nei testi sacri di innumerevoli popoli dai sumeri e babilonesi ai greci, dagli scandinavi ai cinesi, agli aztechi ed ai maya.
L’origine ha collegamenti con interpretazioni di doppia natura: geofisica e meteorologica o morale e religiosa.

Gli uomini che si distaccano dalla via morale si meritano l’ira divina che si manifesta attraverso lo scatenamento di cataclismi ciclici, finché non si ravvedono.

O per contro, le motivazioni delle catastrofi ambientali sono strettamente “scientifiche”: raffreddamenti dell’atmosfera dovuti a minore intensità dei raggi solari o a causa di eruzioni vulcaniche distruttive, i cui fumi e vapori oscurano il Sole per settimane o mesi o anche anni, oppure improvvisi rialzi di calore dell’atmosfera, causati dalla maggiore intensità delle radiazioni solari, che favorisce il disgelo ampie zone di ghiacci con conseguenti rialzi dei livelli di mari e fiumi.
E, siccome gli uomini dei primordi non avevano ancora conoscenze scientifiche sui fenomeni ambientali, attribuivano le ragioni di ogni stravolgimento agli esseri spirituali, della sfera superiore a quella umana: si arrabbiavano tra di loro o nei confronti degli uomini che trasgredivano le regole.

Tutto questo può dirci qualcosa sul momento storico che stiamo vivendo?

Non fraintendete! Non dico assolutamente che la pandemia è un castigo di Dio, come le alluvioni devastanti avvenute in tante parti del mondo o la siccità assoluta di altre zone o qualunque catastrofe degli ultimi tempi.
La colpa è solo degli uomini.

La colpa è di questa umanità che ha stravolto gli equilibri della Natura.

È vero che la Bibbia dice che il Signore mette il Creato nelle mani di Adamo e dei suoi discendenti.
Ma se gli umani discendenti si sono troppo inorgogliti di questo potere donato loro e ritengono di aver assunto anche la prerogativa di disfarlo, per interessi economici, è inevitabile che certi fenomeni si verifichino.

Non è forse opera dell’uomo l’inquinamento delle città e delle campagne che fanno scomparire gli insetti e soprattutto gli impollinatori, come le api, custodi dell’ecosistema?
Non sono forse opera dell’uomo gli esperimenti in laboratorio per studiare le alterazione dell’equilibrio genico degli esseri viventi, umani, animali, vegetali?
Non è forse dovuto all’uomo se nel globo si trasmettono certe epidemie mortali?

Non si sa che vita avrà chi si salverà.
Tutto ricomincerà d’accapo come raccontano i miti?

Maura Sacher


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