Stile e Società

Come il covid ha cambiato i consumi

Il virus ha avuto un forte impatto sulle modalità di consumi agroalimentari in Italia.

Le restrizioni causate dalla pandemia riguardo agli spostamenti e la accelerazioni di processi quali il commercio elettronico sono evidenti.

Tante aziende e cantine hanno dovuto attivare piattaforme di vendita on line abbastanza celermente.

Le imprese che avevano già un sito lo hanno aggiornato e predisposto ad un maggior volume di contatti.

Molte cantine non avevano intrapreso questa tipologia di vendita e forse non pensavano di attivarla a breve.

Ma la pandemia le ha costrette ad attivare il commercio elettronico per attenuare il calo verticale di vendite nel canale HORECA.

Nel 2020 si è verificato un deciso ritorno alla economia di prossimità. I piccoli negozi di quartiere hanno incrementato le vendite di quasi il 20 %.

Si sono rivitalizzati negozi di prossimità, che erano destinati ad una chiusura inevitabile causata dalla concorrenza spietata della GDO.

Questi esercizi sono un importante occasione di socialità.

Nelle aree a bassa urbanizzazione e nei piccoli centri si è registrata la maggiore crescita delle vendite.

Le 7300 enoteche italiane nonostante gli assurdi codici ATECO ora finalmente aboliti hanno retto sostanzialmente bene. Il 22 % delle aziende agricole ha scelto di raggiungere direttamente i clienti tramite la vendita diretta.

Nel 2019 erano il 17 % e si è accentuata la sensibilità dei consumatori nei riguardi delle informazioni contenute in etichetta.

Privilegiati i prodotti sostenibili, dalle caratteristiche salutari e made in Italy.

La crisi ha portato le persone e le famiglie a ricercare ancora di più le offerte proposte dalle catene di distribuzione.

Le promozioni nella GDO sono diventate oramai giornaliere e spesso pubblicizzate nei canali televisivi raggiungendo così milioni di consumatori.

Le catene che dispongono di ampi spazi per i vini propongono bottiglie di buona qualità a prezzi allettanti.

Tante cantine hanno da anni approntato apposite linee dedicate alla vendita in GDO. In forte ripresa la vendita di vino sfuso che significa denaro fresco ed immediato per le cantine. 

Umberto Faedi 


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Redazione

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