Stile e Società

Castagner dice basta alle imitazioni e si rivolge alla UE

È noto che da un po’ di tempo Roberto Castagner, amministratore delegato della distilleria Castagner di Vazzola in provincia di Treviso, che produce l’omonima grappa, si prodiga a rendere noto che in Germania viene prodotta e commercializzata la «Grappagner».

Questa Grappagner è in realtà una grappa ottenuta da vinacce usate per lo champagne.
Il produttore della italica grappa Castagner, sostenuto da AssoDistil (Associazione Nazionale Industriali Distillatori di Alcoli e Acquaviti), ritiene che la grappa tedesca Grappagner sia un fenomeno definito «Italian sounding», ossia un caso di imitazione fraudolenta di un’eccellenza italiana.

Va ricordato che la Germania rappresenta un importante mercato di destinazione per questa eccellenza italiana, assorbendo oltre il 50 % delle esportazioni di Grappa.

Considerato che il Disciplinare italiano della Grappa è esplicito, e cioè questa può essere prodotta solo in Italia da vinacce italiane ed è vietato l’uso improprio delle denominazioni di origine protetta, non solo questo tipo di contraffazione genera una concorrenza sleale nei confronti del produttore italiano bensì danneggia i consumatori, europei ed altri, i quali vengono così ingannati da una denominazione che evoca il prodotto Made in Italy.

Questo è il capitolo odierno: la veneta europarlamentare leghista Mara Bizzotto ha preso a cuore la questione ed ha presentato alla commissione UE una interrogazione con cui chiede come si intenda rafforzare la tutela di prodotti ad indicazione geografica Grappa per contrastare i tentativi di imitazione fraudolenta di eccellenze made in Italy.
Alla Commissione Bizzotto chiede anche se intenda attivarsi presso il governo tedesco per bloccare la produzione e la commercializzazione del prodotto contraffatto Grappagner.

Per Roberto Castagner «è la dimostrazione che quando si fa squadra e intervengono le istituzioni, il sistema paese funziona».

Maura Sacher


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