Curiosità

Capodanno in agriturismo

Agriturist-Fvg (Confagricoltura) prima delle giornate festive ha fatto il punto sullo stato delle prenotazioni per Natale e Capodanno e ha dedotto che le vacanze in agriturismo ‘piacciono soprattutto a Capodanno’, al termine di un 2014 alquanto problematico per i cittadini contribuenti, e in più dovendosi fare i conti con le scadenze fiscali di novembre e dicembre.

Indubbiamente in questo periodo vacanziero, più che in altri, sulle prenotazioni molto hanno inciso gli oneri tributari prevedibilmente alquanto pesanti, e le famiglie si sono trovate costrette a rimandare le prenotazioni all’ultimo momento, nella formula, frequente e ormai accettata, del ‘last minute’.

«A pochi giorni dalle festività natalizie tra gli operatori dell’agriturismo c’è ancora incertezza sulle presenze di Natale, meglio per fine anno» ha evidenziato Maria Pia Bianchi, presidente di Agriturist Fvg, in un comunicato. Appropriata considerazione, dal momento che già da due mesi molte strutture registrano il ‘tutto esaurito’ per il 31 dicembre.

Tra qualche giorno verranno divulgati i dati reali , tuttavia, nonostante le vacanze ‘green’ incontrino sempre maggiore gradimento, perché «Negli anni – continua Bianchi – è costantemente cresciuta la sensibilità dei turisti per natura, ecologia, qualità, genuinità, sostenibilità», è più diffusa la mentalità di una vacanza nei giorni di fine anno, con gli amici, che per le festività natalizie, tradizionalmente da trascorrere in famiglia e con il parentado.

I rapporti annuali sul movimento turistico attestano una crescita delle preferenze per pernottamenti in agriturismo, anche da parte della clientela straniera, mentre si riscontra un leggero calo delle prenotazioni nelle strutture alberghiere, andamento appurato in ogni periodo stagionale degli ultimi anni.
Le ragioni sono molteplici, e incide non poco il boom dei b&b cittadini e negli agriturismi.
Lis RosisIn Friuli Venezia Giulia l’attività agrituristica, presente dalla costa alla montagna, cresce a un ritmo superiore a quello della media nazionale. Infatti, secondo i dati diffusi dall’Istat, dal 2010 al 2012 il numero degli agriturismi in regione era cresciuto del 6 per cento (il doppio della media nazionale attestatasi al +3 per cento) e relativamente al 2013, rispetto al 2012, sono aumentati del 4,4 per cento, mentre in Italia, la media è del +2,2 per cento.
Delle 614 strutture presenti, 314 propongono soggiorni con alloggio (per un totale di 3.965 posti letto) e ben 454 offrono servizi di ristorazione (con complessivi 23.487 posti a sedere). In 240 si sono organizzate per proporre attività collaterali, quali escursioni, anche in bicicletta, visite guidate, equitazione, e, sempre più frequentemente, incontri didattici per scolaresche.
Nel 2013 sono state 35 le nuove autorizzazioni, contro 9 aziende che hanno cessato l’attività.
Un trend che conferma il loro successo nel concetto non solo di vacanza in mezzo alla natura, ma di scoperta del territorio e dei prodotti genuini locali opportunamente a chilometro zero.
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Le offerte sono molte, profuse attraverso le agenzie turistiche o direttamente dalle medesime strutture dai loro siti web, nonché dai portali specificatamente a loro dedicati.

Maura Sacher


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