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Brunello di Montalcino: come viene prodotto e come degustarlo

Brunello di Montalcino: come viene prodotto e come degustarlo

Brunello di Montalcino: come viene prodotto e come degustarlo 

Il Brunello di Montalcino è uno dei vini più amati e apprezzati della Penisola Italiana, grazie alle sue caratteristiche organolettiche che lo rendono un vino elegante, strutturato ed equilibrato. 

Ad oggi è considerato una vera e propria opera d’arte. Non è affatto esagerato dire che il brunello è il vino Toscano più famoso al mondo, un vino rosso DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) capace di stupire anche i palati più raffinati. 

Come degustare il vino Brunello di Montalcino 

Per degustare il vino Brunello di Montalcino al meglio è bene aprire la bottiglia almeno un’ora prima, anzi, è consigliabile aprirla fino a diverse ore prima in caso di vini a lungo affinamento o che magari hanno trascorso un lungo periodo in una cantina. In tali casi è importante “verticalizzare” la bottiglia almeno un giorno prima della degustazione del vino.

Ancora, per poter apprezzare al massimo le proprietà di quest’ottimo vino è consigliabile utilizzare un calice di grandi dimensioni a luce ampia in modo da garantire la diffusione dei profumi. Per quanto riguarda la temperatura ideale, invece, è consigliabile degustare il Brunello a una temperatura che oscilla dai diciotto fino a un massimo di venti gradi.

Infine, prima di procedere con l’assaggio del vino, è consigliabile anche effettuare un esame visivo dello stesso. In genere, il Brunello si presenterà come limpido e con un colore rosso intenso con marcati riflessi granati (o mattonati) a seconda della data di imbottigliamento. 

Come viene prodotto il Brunello di Montalcino?

Il Brunello di Montalcino viene prodotto utilizzando i vigneti di Sangiovese che crescono sulla collina di Montalcino. L’esposizione al sole e la ventilazione, così come le caratteristiche del terreno, influiscono sulla qualità delle uve e di conseguenza sul risultato finale.  

Tuttavia, sono diversi i passaggi da fare per produrre questo vino, tutti illustrati in un preciso disciplinare. Ad esempio, la fase di invecchiamento deve essere effettuata in contenitori di rovere per almeno due anni, a cui seguono quattro mesi di affinamento in bottiglia. Inoltre, il Brunello può essere venduto solo dopo almeno cinque anni dalla vendemmia.

In più, le regole di produzione stabiliscono che tutte le operazioni di vinificazione, conservazione, invecchiamento e imbottigliamento debbano essere effettuate solo nella zona di produzione.

Infine, prima di poter apporre l’etichetta con la denominazione di origine controllata e garantita “Brunello di Montalcino”, vengono effettuate delle analisi chimico-fisiche e organolettiche, per assicurarsi che il colore sia intenso, l’odore speziato e il sapore caldo e persistente.

Differenze con il Rosso di Montalcino

Sia il Brunello di Montalcino che il Rosso di Montalcino vengono prodotti nella stessa zona. Tuttavia, tra le due tipologie di vino, vi sono alcune differenze.

La prima è l’invecchiamento: come già detto, il Brunello richiede diversi anni di invecchiamento, mentre al Rosso basta un solo anno. Per quanto riguarda il gusto, il Rosso di Montalcino è più fresco, ed ha diversi sentori di frutta fresca.

Al contrario, il Brunello di Montalcino ha un gusto più persistente ed intenso. Sebbene si tenda a pensare che il Rosso di Montalcino sia una sorta di succedaneo del più famoso Brunello, non è così: si tratta semplicemente di un vino diverso, con gusto differente.

 


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