Tribuna

Bologna “dotta & grassa” 1° Parte

Nelle tradizioni, intrecci di memorie collettive e ricordi individuali, vivono, si sa, tutte le radici del nostro essere oggi.
La fama consunta di Bologna come capitale della gastronomia legata a dimenticati o accantonati vecchi orpelli, triti e ritriti della tradizione, oggi deve passare attraverso la scienza della cucina come qualcosa di vivo e vitale, per cui indispensabile per la cultura della tavola.
Le news-generations di chefs ed addetti ai lavori, propongono al moderno cliente ricette gastronomiche che sono tra il recupero dell’esperienza di ieri e l’evidente, nonché indispensabile, necessità di rinnovarsi, senza nascondere o calpestare le proprie profonde origini culinarie. Da attenti maestri artigiani si incontrano i gusti saporiti e le delicate dolcezze della nostra rinomata buona tavola, in quanto l’estro, l’inventiva fantasiosa, l’esperienza per le cose ben fatte e l’utilizzo di materie prime rigorosamente scelte, possono preparare a regola d’arte capolavori gastronomici per la gioia, non solo degli occhi, del palato!
Situazione storica importante e da non dimenticare, riguarda il secondo dopoguerra, in cui si evidenziò la voglia di provare altre culture della tavola che ha portato, ai giorni nostri, non solo uno sfrenato consumismo ma alla fretta di tutto e per tutto, nonché una insensata distrazione che nulla ha a che fare con la tradizione e la storia della civiltà italiana ed europea.
L’arte del buon mangiare del romagnolo Artusi cade ulteriormente in disuso di fronte alle “soffici e delicate” patatine industriali, agli affettati sistemati in contenitori sottovuoto e subito pronti per l’immeritevole consumo, di ogni genere di surgelati e congelati “veloci e pronto uso”, per coloro che non vogliono applicarsi minimamente attorno ai fornelli, inoltre, l’eccessiva e troppo rapida produzione di carni sempre più pronte per l’utilizzo. Oggi, tutto corre troppo in fretta e l’essere umano non trova più il tempo per riflettere sulla alimentazione che, per non avere un’esistenza idonea alla sua dimensione ed a una vita da vivere con gusto, trascura principi morali e culturali.

 


Grazie per aver letto questo articolo...

Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi.
Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri

Redazione

Club olio vino peperoncino editore ha messo on line il giornale quotidiano gestito interamente da giornalisti dell’enogastronomia. EGNEWS significa infatti enogastronomia news. La passione, la voglia di raccontare e di divertirsi ha spinto i giornalisti di varie testate a sposare anche questo progetto, con l’obiettivo di far conoscere la bella realtà italiana.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio