Curiosità

Basta un comando e la casa ti obbedisce, e ti controlla pure la dispensa

Non è più il soggetto di film drammatici o fantasy, o dominio di facoltosi amanti di supertecnologie, presto sarà realtà per tutti comandare casa ed impianti domestici anche dal luogo di lavoro o per le persone con disabilità motorie.

I colossi mondiali dell’elettronica da anni stanno lavorando a progetti per una casa “intelligente” e del tutto automatizzata, e mirano al perfezionamento dei sistemi di interconnessione con sensori e riconoscimento vocale. Ci dicono che dal supermercato potremmo connetterci con il frigorifero per sapere cosa manca, non servirà più la “lista della spesa”.

Già le nuove generazioni di automobili sono interattive con l’uomo, basta alzare la voce e una gentile interlocutrice è pronta ai tuoi comandi, oppure, impostando i desiderata su un ‘touch system’, l’auto fa il percorso da sola. Al Consumer Electronic Show di Las Vegas ogni anno va in scena il futuribile. Dalle auto alla casa, la scienza elettronica perfeziona sempre più la connessione al web, attraverso applicazioni che solo un lustro fa per i comuni mortali erano inimmaginabili.
app-vitaE già nei nostri appartamenti a impianto di riscaldamento condominiale (per dettato della UE) sono installati dei dispositivi a connessione wi-fi per controllare da remoto quanto consumiamo. Senza considerare tutte le “App” sfornate dai gestori di sistemi operativi mobili, che soddisfano un’infinità di funzioni ed esigenze.

In realtà, i problemi di un’applicazione diffusa su tutto il globo per questa “domotica” non sono semplici da superare. Le insidie dei limiti non sono ancora superate.
L’Europa ci prova con un progetto, finanziato dalla Commissione Europea, sviluppato da un consorzio al quale partecipa la Grecia con la Foundation for Research and Technology – Hellas (FORTH), la Germania con RWTH Aachen e EML European Media Laboratory, e l’Italia con il Cedat 85.
Si tratta di un’interfaccia tecnologica battezzata “Listen” che permette di attivare e gestire impianti domestici, elettrodomestici e servizi internet con il semplice utilizzo della voce (hands-free control system). La dimostrazione è stata fatta nella città greca di Candia utilizzando un mini microfono contenente al suo interno 8 microfoni e un software in grado di riconoscere 4 lingue europee (Tedesco, Inglese, Italiano e Greco).
I partner del progetto sono ora impegnati a colmare tutti i gap esistenti nel funzionamento dei sensori acustici e del sistema di riconoscimento automatico del parlato, mentre Cedat sta curando l’implementazione del vocabolario per la versione italiana. Ci vorrà tempo, almeno fino al 2019, per migliorare l’accuratezza del software e garantire la massima capacità di interazione vocale.

La tecnologia adottata è basata su un sistema a viva voce che, tramite una rete di microfoni distribuiti in casa e un apposito software, riconosce la voce del padrone e mette in funzione gli strumenti di volta in volta nominati dall’utente, senza che questo debba utilizzare tastiere, mouse o comunque utilizzare le mani. Nelle intenzioni dei progettisti “Listen” potrà essere di aiuto per anziani e persone con disabilità motorie.

Maura Sacher


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