Cento anni sono un traguardo di vita che non può non essere celebrato, soprattutto se il festeggiato èun personaggio con grandi meriti nel settore del vitivinicolo regionale e nazionale e Livio Felluga lo è, da oltre sessant’anni, per una lunga serie di ragioni, coraggio, caparbietà e lungimiranza in primo luogo.
Livio Felluga, nato a Isola d’Istria il 1 settembre 1914, compie 100 anni tra pochi giorni.
Proprio lui, il Livio fondatore dell’Azienda Felluga con sede a Brazzano di Cormòns, provincia di Gorizia, e vigneti su un’estensione collinare nel Collio e nei Colli Orientali del Friuli di 155 ettari, che iniziò la sua scommessa nel 1956, acquistando i primi 23 ettari sulle colline di Rosazzo.
Erano tempi in cui la gente abbandonava le campagne per trovare lavoro nelle fabbriche, gli anni ancora di sacrifici e ristrettezze prima del cosiddetto boom economico.
Livio Felluga, già di famiglia di contadini di Isola d’Istria con vini da produrre e vendere, Refosco e Malvasia, fino a Vienna, Capitale dell’allora Impero, e poi a Grado, dove i genitori si erano trasferiti nel 1929, aveva l’uva nel sangue. Dall’età di quindici anni veniva mandato in bicicletta a promuovere la vendita fino a Udine, e da lì in Carnia. Finché, a ventidue decise di andarsene da Grado per lavorare in Friuli, ma fu la Guerra a portarselo via per ben sei anni, tre in Libia e tre di prigionia scontata in Scozia.
Non dimentica il suo sogno e con determinazione riesce prima ad ottenere i permessi per una rivendita di vini, poi acquista i primi ettari di vigneto e con gran passione riporta a nuova vita la collina, il simbolo di quei luoghi quale è l’Abbazia di Rosazzo, che da secoli racchiude tutta la storia e la cultura enoica friulana.
La storia di Livio Felluga, laurea honoris causa in Scienze degli Alimenti conferitagli nel dicembre del 2009 dall’Università di Udine, è tutta raccolta, almeno i primi 92 anni, nel volume “50 anni di carta geografica. Storia di un viaggio intorno”, 2006 Gaspari Editore, di cui alcuni capitoli sono pubblicati sul sito dell’Azienda, frutto delle interviste di Elena Commessatti e Mauro Pascolini.
Non possiamo trascurare un dato importante, che rende Livio Felluga un pioniere: le etichette “carta geografica”. Quell’etichetta, con la mappatura della proprie colline, inventata fin dal ’56 da Livio Felluga, ha determinato la geografia del suo vino in tutto il mondo, «con un’idea di marketing ante litteram che ha origine nel semplice amore per la terra».
Ancora Auguri a Livio Felluga!
Maura Sacher
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