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Assegnati i Premi Masi 2025

Assegnati i Premi Masi 2025 Il Premio internazionale "Civiltà del Vino" è stato conferito a José Vouillamoz,

Assegnati i Premi Masi 2025

José Vouillamoz, ampelografo e genetista svizzero, vincitore del Premio Masi Civiltà del Vino

Il Premio internazionale “Civiltà del Vino” è stato conferito a José Vouillamoz, genetista svizzero, per il suo fondamentale lavoro ampelografico sui vitigni autoctoni. I riconoscimenti per la Civiltà Veneta assegnati all’imprenditore vicentino Alberto Bombassei, alla scrittrice triestina Federica Manzon e all’artista veneziano d’adozione Fabrizio Plessi.

Svelati i nomi dei vincitori del “Premio Masi Civiltà Veneta” 2025, il prestigioso riconoscimento che celebra le personalità venete per nascita o adozione che si sono distinte nei campi della letteratura, dell’arte, del giornalismo, della scienza, dello spettacolo e dell’economia, e che con la loro opera hanno promosso e valorizzato le capacità della gente veneta nei più vasti campi dell’attività umana, facendosi portatrici dei valori fondamentali di quella terra plasmata dalla Serenissima Repubblica di Venezia e dalla sua millenaria civiltà.

L’imprenditore vicentino Alberto Bombassei, presidente di Brembo, eccellenza del Made in Italy nell’automotive

Sono cinque le personalità di alto profilo individuate dalla Giuria come migliori interpreti del tema “Progresso e conflitti: paradossi del presente”, tema scelto per la 44° edizione del Premio e che il 24 ottobre firmeranno la famosa botte di Amarone nella sede della Cantina Masi in Valpolicella.

Per quanto riguarda, nello specifico, il mondo del vino il Premio Internazionale Civiltà del Vino 2025 è stato assegnato al genetista e ampelografo svizzero José Vouillamoz, per il suo fondamentale lavoro sui vitigni autoctoni e per le numerose opere scientifiche edite nel corso degli anni.

Ecco i vincitori del Premio Internazionale Masi Civiltà Veneta 2025

 

La scrittrice triestina Federica Manzon

Il Premio Masi Civiltà Veneta 2025 è stato conferito a tre figure emblematiche. Alberto Bombassei, visionario imprenditore vicentino, per il contributo all’eccellenza industriale e all’innovazione tecnica con enfasi alla ricerca e alla formazione.  Fabrizio Plessi, artista internazionale, veneziano d’adozione, pioniere nel far convivere la tradizione dell’arte con il linguaggio tecnologico della contemporaneità. Federica Manzon, scrittrice triestina, che nelle sue opere esplora le complesse tensioni tra identità, appartenenza e memoria.

 

Il Grosso D’Oro Veneziano 2025 è stato conferito a Gilles Kepel, politologo francese, per l’instancabile impegno a favore del dialogo interculturale e per l’analisi delle minacce alla coesione sociale, nonché per aver posto la conoscenza a servizio del dialogo e della solidarietà.


Per la “Civiltà del Vino” premiato il genetista svizzero José Vouillamoz

 

Fabrizio Plessi, l’artista emiliano pioniere in campo internazionale della videoarte

Il “Premio Internazionale Masi Civiltà del Vino”, dedicato alle personalità più rappresentative che hanno contribuito a livello internazionale ad esaltare l’antica cultura della vite e del vino, è stato assegnato a José Vouillamoz, ampelografo e genetista svizzero, autore del volume di riferimento mondiale “Wine Grapes”, nonché di numerose opere divulgative che rappresentano un contributo fondamentale alla civiltà del vino, “per la sua attività di ricerca, apprezzata a livello internazionale, che integra le più avanzate biotecnologie con il patrimonio culturale e storico delle varietà autoctone.”

Alberto Bombassei, la scrittrice Federica Manzon e l’artista Fabrizio Plessi

Per la Civiltà Veneta sono stati premiati l’imprenditore vicentino Alberto Bombassei, fondatore del Parco Scientifico Kilometro Rosso, presidente di Brembo, eccellenza del Made in Italy nell’automotive, cui si deve lo “straordinario contributo offerto all’innovazione tecnologica nel settore automotive e alla valorizzazione del Made in Italy”, la scrittrice triestina Federica Manzon “per un’opera letteraria che indaga con finezza le complesse dinamiche tra identità, memoria e appartenenza” e Fabrizio Plessi, l’artista emiliano, veneziano d’adozione, pioniere in campo internazionale della videoarte, “per la sua opera che fa convivere la tradizione artistica con il cangiante tecnologico.

Le sue testimonianze sull’umanizzazione delle tecnologie e le numerose realizzazioni lo consacrano pioniere e maestro della videoarte e delle videoinstallazioni a livello internazionale.”

Il “Grosso D’Oro Veneziano” assegnato al politologo francese Gilles Kepel

Il prof. Gilles Kepel, politologo francese, l’uomo del dialogo tra le diverse civiltà e religioni

Il Premio “Grosso D’Oro Veneziano”, riconoscimento riservato a personalità che hanno contribuito a diffondere un messaggio di cultura nel mondo, generando quella comprensione tra i popoli che si sviluppa in solidarietà, progresso civile e pace, è stato infine assegnato al prof. Gilles Kepel, politologo francese, “per l’instancabile impegno nel promuovere la comprensione tra culture, religioni e civiltà, per l’analisi lucida e profonda dei fenomeni che minacciano la coesione sociale e la pace, per aver messo la conoscenza al servizio del dialogo e della verità, offrendo strumenti preziosi per una convivenza fondata sul rispetto e sull’ascolto.”

Le crisi globali, le disuguaglianze, le guerre e le lacerazioni culturali

Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, con uno dei gioielli dell’azienda

Dal 1981 l’azienda Masi Agricola della famiglia Boscaini, guidata da Sandro Boscaini porta in Valpolicella figure di rilievo nazionale e internazionale altamente rappresentative di civiltà e cultura.

“Progresso e conflitti, paradossi del presente”: questo il fil rouge dell’edizione 2025, scelto in considerazione delle straordinarie accelerazioni tecnologiche riscontrabili oggi in contrappunto con crisi globali, disuguaglianze, guerre e lacerazioni culturali.

Il Premio Masi riflette su questi paradossi, selezionando figure che da diversi ambiti – industriale, artistico, letterario, scientifico e sociopolitico – sono in grado di offrire chiavi di lettura critiche del nostro presente.

Isabella Bossi Fedrigotti: “Viviamo in un’epoca di grandi contraddizioni”

Isabella Bossi Fedrigotti, presidente della Fondazione Masi

“Viviamo un’epoca di straordinario potenziale, ma anche di grandi contraddizioni”, ha dichiarato Isabella Bossi Fedrigotti, presidente della Fondazione Masi.

E Marco Vigevani, segretario generale della Fondazione, ha agguunto: “I vincitori di questa edizione del premio non si limitano a eccellere nei propri ambiti: offrono letture profonde della realtà, sollevano questioni essenziali e propongono modelli concreti di azione.

È anche un modo per affermare che il progresso, per essere davvero tale, deve orientarsi verso un bene collettivo, inclusivo e condiviso.

Emblematica, in questo senso, è la figura di Gilles Kepel, vincitore del “Grosso D’Oro Veneziano”. Da anni decifra con rigore le dinamiche del radicalismo e della crisi del Mediterraneo.

Il suo impegno nel promuovere il dialogo tra culture e civiltà ci richiama alla responsabilità di comprendere a fondo i motivi di conflitto, rispettando le differenze per trasformare le difficoltà in occasione di crescita, coesione e pace.”

Sandro Boscaini: “Il valore simbolico del vino, frutto di una cultura millenaria”

A sua volta Sandro Boscaini, vicepresidente della Fondazione e presidente di Masi Agricola, ha sottolineato come “non possiamo considerare il progresso solo in termini di innovazione tecnica. Il vero progresso è quello che si mette al servizio dell’uomo e della sua dignità.

Anche il vino, in questa visione, assume un valore simbolico: frutto di una cultura millenaria, del rispetto per la terra e dell’armonia con il paesaggio, ci parla di relazioni, di identità e di tempo.

In questo senso, la vitivinicoltura continua a rappresentare in concreto, anche in questo momento di difficoltà e profonda incertezza, una civiltà che concilia sviluppo, rapporti umani e senso estetico.”

 

L’appuntamento ora è per il 24 ottobre con la tradizionale firma da apporre sulla Botte di Amarone nelle storiche Cantine Masi e con la cerimonia di premiazionenel nuovo polo di eno-cultura Monteleone21 a Gargagnago di Valpolicella. Il momento di confronto tra i premiati sarà moderato dal giornalista Alessandro Milan.

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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