Allenare i sensi, scoprire nuovi sapori, imparare a scegliere cosa mangiare in modo equilibrato e consapevole: è questo lo spirito al centro della Festa Nazionale degli Orti Slow Food, che torna nella consueta ricorrenza di San Martino, martedì 11 novembre. Tra degustazioni, ricette e attività creative, oltre 1500 classi, dagli asili nido alle scuole secondarie di primo grado, e 25 comunità animano orti e spazi verdi in tutta Italia, trasformandoli in veri e propri luoghi di incontro, inclusione, educazione alimentare, gioco e convivialità. L’educazione a una buona e sana alimentazione per tutte e tutti, pone l’attenzione sulla scelta di un’alimentazione corretta e sostenibile, ispirata ai principi del piatto di Harvard, il cosiddetto piatto sano che rappresenta l’equilibrio ideale tra frutta e verdura, cereali integrali e proteine sane, racchiudendo alla perfezione il senso più profondo della giornata: affrontare insieme la sfida di seguire uno stile di vita salutare, con gusto, curiosità e divertimento. In Sicilia partecipano alla Festa 43 scuole.

“Ho un debole per gli orti, non solo – racconta Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia – scolastici: li ho sempre considerati luoghi dove, oltre al cibo, si coltiva la pace. È fondamentale che le nuove generazioni costruiscano un corretto dialogo col cibo, con gli ecosistemi di cui siamo parte, con la biodiversità, ma soprattutto con sé stesse”. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia anche quest’anno la giornata vede la partecipazione di numerosi orti scolastici e di comunità in tutta Italia, ognuno con caratteristiche e progetti unici. Non manca all’appuntamento l’Istituto Comprensivo 3 di Milazzo (Me), che sei anni fa ha svolto un ruolo da apripista per il progetto Orti a scuola in Sicilia, coinvolgendo nel tempo 25 plessi scolastici nell’Isola e diventando un modello generativo di buone pratiche.
“Siamo orgogliosi di sostenere – dichiara Annalisa Areni, Head of Client Strategies di UniCredit Italia – Orti Slow Food, per promuovere l’educazione alimentare e ambientale nelle scuole, e rafforzare il senso di comunità con la creazione di orti condivisi”. Un’iniziativa resa possibile grazie al Progetto Carta Etica, con cui UniCredit destina il due per mille delle spese effettuate con le carte della propria gamma etica ad un fondo dedicato, a sostegno di progetti solidali. In occasione della Festa sono stati consegnati 450 kit, ognuno dei quali destinato a un orto scolastico o di comunità, pensati per accompagnare bambini, insegnanti e famiglie in un percorso di scoperta del piatto sano attraverso esperienze concrete e sensoriali. Ogni kit contiene diversi materiali e spunti per attività pratiche e creative: gli assaggi di due alimenti simbolo di una dieta equilibrata, i ceci di Coop, rappresentanti delle proteine vegetali, e l’olio extravergine di oliva del Frantoio Cassese, emblema dei grassi buoni, insieme a qualche chilogrammo di semola di grano duro, anch’essa fornita da Coop, per un laboratorio di manipolazione della farina da condividere in classe o in comunità, per preparare insieme la pasta fresca.

Non mancano le bustine di semi di bietole e zucche, da seminare al momento opportuno per arricchire l’orto con nuove varietà. Tra i doni del kit anche un libro, L’orto Slow Food di Slow Food Editore, per approfondire i valori della biodiversità e dell’alimentazione consapevole, e un foglio speciale su cui disegnare la propria ricetta del benessere. Un invito a organizzare una merenda o un momento di condivisione, nella giornata di martedì 11 novembre, per partecipare al contest Vogliamoci bene, ispirato alla relativa scheda didattica, per raccontare, con fantasia e colore, la propria idea di cibo buono, pulito e giusto.
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