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Anche il Buon Ricordo si ferma

Pubblichiamo integralmente il comunicato della storica associazione che si adegua alla situazione.

56 anni di storia alle spalle, siamo 103 professionisti che tengono alta l’immagine della cucina della tradizione italiana nel mondo.

Da oggi siamo tutti e 103 ufficialmente chiusi da Decreto.

Non era mai capitato nella nostra storia. Anche se per la verità, la maggioranza di noi aveva già preso questa decisione individualmente da tempo. Inutile riportare le motivazioni. Social e Mass Media sono pieni di dibattiti. Anche troppi.

Noi affronteremo questo momento con lo stato d’animo di chi vede una propria creatura smettere di volare.

 

Siamo bottegai da una vita, con storie centenarie alle spalle.

Siamo un gruppo di amici, prima che colleghi.

In questi giorni, dal fatidico 23 febbraio 2020, ci siamo cercati, ci siamo confrontati, ci siamo fatti coraggio. Ci siamo sfogati come si fa tra amici.

 

Ora siamo alla finestra. Siamo preoccupati per noi, per le nostre famiglie, per i nostri collaboratori.

Senza aiuti seri e non pastrocchi rischieremo grosso.

La voglia di fare, di ripartire, appena tutto sarà finito (state certi che finirà) non manca.

Tutti mordiamo il freno come cavalli ai blocchi di partenza.

Abbiamo 56 anni di storia da difendere. La storia dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo. La difenderemo con i denti, come faremo per le nostre singole attività.

Lo dobbiamo per chi ci ha preceduto.

 

Da soli però non sappiamo se riusciremo di farlo.

Aspettiamo di capire come potremo essere aiutati.

Noi siamo parte dell’Italia che lavora e che non ha paura di tirarsi su le maniche.

La forza verrà da dentro noi stessi e dalle centinaia di migliaia di clienti che quando pensano a noi si portano almeno dentro un Buon Ricordo.

Noi ci crediamo: siamo il Buon Ricordo!

 

Il Presidente Cesare Carbone

Il Segretario Generale Operativo Luciano Spigaroli


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Redazione

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