Stile e Società

Anche il Baccalà val bene un Festival

Ha presto i suoi vincitori la quinta edizione della manifestazione denominata “Festival Triveneto del baccalà verso Expo 2015”, organizzata dalle dogali e venerabili Confraternite del baccalà, promossa e sostenuta da Tagliapietra e Figli, l’azienda importatrice di stoccafisso più importante del Nord Italia, con sede a Mestre (Ve), che mette a disposizione i premi.

 

Ad ogni chef dei ristoranti partecipanti viene richiesta la preparazione di tre piatti,
antipasto, primo, secondo, che devono essere innovativi, utilizzando esclusivamente merluzzo della specie Gadus morhua o Gadus macrocephalus, nella condizione di fresco, salato o essicato (stoccafisso).

Per l’edizione 2014 l’evento, disciplinato da un rigoroso Regolamento, l’eccellenza dei piatti raggiunta ha reso arduo il compito della Giuria del Comitato organizzatore del Festival, presieduto da Luca Padovani.
I 30 chef delle Tre Venezie in gara per il Trofeo Tagliapietra hanno vinto tutti, tanto è stato l’impegno da loro profuso nel creare le 90 ricette innovative, ma solo 6 possono essere i finalisti. Pertanto, la Giuria stellata coordinata da Franco Favaretto, chef patron del Baccaladivino di Mestre ha scelto i finalisti, un friulano, un trentino e quattro veneti, che incroceranno un’ultima volta i mestoli il 3 dicembre all’Antica Trattoria Ballotta a Torreglia (Pd), per il Gran Galà, che segna la chiusura della manifestazione 2014.

I finalisti sono per il Friuli Venezia Giulia, il ristorante Matiz “da Otto” di Timau di
Paluzza (Ud), chef Stefano Buttazzoni, in gara con l’antipasto «Cappuccino di baccalà (dissalato), piselli e composta di pesche», mentre per il Trentino il ristorante Antica Gardumo di Ronzo Chienis (Tn), chef patron Giovanni Benedetti, con il primo piatto «Zuppetta di stoccafisso con crostoni di pan brioches e lingue di baccalà».
Per il Veneto i ristoranti in finale sono: lo stellato Tivoli di Cortina d’Ampezzo, chef
patron Graziano Prest, per il primo piatto «Gnocchi di patate ripieni di baccalà liquido con cantarelli e polvere di capperi», la biosteria Basilico 13 di Treviso, chef Michele Cella, anche lui con il primo piatto «Gnocchi di baccalà, lumache al verde, topinambur e patate», il ristorante Da Beppino di Schio (Vi), chef patron Claudio Ballardin, ancora con il primo piatto «Raviolo di fioretta e patate di Rotzo ripieno di stoccafisso su salsa verde», e infine il ristorante Al Pesador di Venezia, chef Pierluigi Lovisa, con il secondo piatto «Connubio tra terra e mare: merluzzo dissalato all’olio Evo, gallina padovana, funghi sanguinelli, sassi e seppie».
Salirà sul podio la ricetta col punteggio più alto attribuito per innovazione, creatività, degustazione, tecnica, presentazione e territorialità.

 

Il ristorante vincitore conserverà per un anno il Trofeo Tagliapietra e lo chef riceverà un viaggio studio per due persone alle isole Lofoten in Norvegia, patria dello stoccafisso, nelle cui acque il veneziano Pietro Querini naufragò nel Quattrocento, dando inizio alla storia del baccalà in Italia.

 

Quest’anno la serata finale vedrà abbinati ai piatti una selezione di vini curata da Gian Luca Bisol della storica famiglia di Valdobbiadene e da Elisa Di Lavanzo dall’azienda Maeli, Colli Euganei.
Maggiori info: www.festivaldelbaccala.it.

Maura Sacher

Festival Triveneto Baccalà 2014 piatti finalisti

Nella foto i piatti finalisti


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