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All’Osteria Morelli le meraviglie di Sua Maestà il miele

All'Osteria Morelli le meraviglie di Sua Maestà il miele Giovedì prossimo 30 ottobre la storica osteria di Canezza in Valle dei Mòcheni organizza con Slow Food

All’Osteria Morelli le meraviglie di Sua Maestà il miele

Nicola Masa e Fabio Ferro, i numi tutelari della storica Osteria Morelli di Canezza (foto Matteo Piazza)

Giovedì prossimo 30 ottobre la storica osteria di Canezza in Valle dei Mòcheni organizza con Slow Food e Proposta Vini una serata che racconta il territorio attraverso i mille colori, profumi e sapori del miele.

Un miracolo della natura esaltato con descrizioni entusiastiche da filosofi, poeti, scrittori dell’antichità: “Dono del cielo” (Aristotele), “Alimento divino” (Apicio), “Rugiada celeste” (Virgilio).

Gianpaolo Girardi, patron di Proposta Vini, uno dei protagonisti della serata dedicata al miele

Stiamo parlando di Sua Maestà il miele, meglio ancora della gamma infinita di mieli che le api ci regalano: dai più comuni ai più rari mieli monovarietali.

Mi riferisco al rarissimo miele di corbezzolo o all’altrettanto raro e prezioso miele di rododendro o al miele di lavanda, di rosmarino, di erica. Mi riferisco al miele di tarassaco, al miele di girasole, al miele di castagno, al miele di bosco (la famosa melata).
Ed ancora: al miele di tiglio, di eucalipto, di sulla, di zagara, solo per citarne alcuni. 

Una gamma infinita di sapori che gli chef trasformano in piatti d’autore

L’enologo Gianluca Telloli, nume tutelare del sidro di mele e pere della Valle d’Aosta

Un caleidoscopio di colori, una gamma di profumi, una sinfonia di sapori e sfumature che l’estro creativo degli chef trasforma in piatti d’autore suggellando così il matrimonio d’amorosi con l’haute cuisine.

E la riprova si ha nelle mille preparazioni gastronomiche con il “nettare” delle api che diventa protagonista e non solo comprimario a tavola: dai formaggi alle carni, dalle erbe spontanee ai dolci.

Un menu che consente di scoprire le diverse varietà dei mieli di montagna

Il Biench sui lieviti della tenuta biodinamica Santa Lucia (Romagna)

Giovedì prossimo 30 ottobre l’Osteria Storica Morelli di Canezza, in collaborazione con Slow Food e Proposta Vini, ospiterà un evento speciale dedicato a questo miracolo di Madre Natura: il miele. Una serata che offrirà ai buongustai e agli amanti della buona tavola di scoprire le meraviglie del miele nelle sue diverse varietà.

Un viaggio alla scoperta dei profumi e dei sapori di montagna con un menu che racconta il territorio attraverso il miele, i prodotti locali e i presìdi Slow Food.  Un’occasione imperdibile per gli amanti del cibo buono, sano e sostenibile. 

La ricotta con la melata e il cestino di formaggi con il millefiori di Elena Belli

l Grillo Onde di Sole dell’aziena Hibiscus di Ustica

Come benvenuto della cucina Fabio Ferro e Nicola Masa, numi tutelari della storica Osteria Morelli, proporranno due antipasti.

Aprirà le danze la ricotta dell’Azienda agricola di Marco e Moreno Casagranda “Le Mandre” di Sant’Osvaldo di Bedollo proposta in abbinamento con il miele di melata dell’apicoltore perginese Francesco Mezzo.

Come secondo antipasto sarà servito un cestino di formaggi con il miele millefiori di alta montagna dell’apicoltrice Elena Belli di Bosentino. 

I due antipasti saranno abbinati al Biench della Tenuta biodinamica romagnola Santa Lucia di Mercato Saraceno (Alta Valle del Savio), un vino frizzante piacevolissimo prodotto con il metodo ancestrale della fermentazione spontanea sui lieviti. 

I tortelloni di segale ripieni di pere, noci e miele di lampone di Ciasa dò Parè

Il Riesling alsaziano Patergarten della maison Domaine Paul Blanck

Breve pausa in attesa del primo piatto: i tortelloni di segale ripieni di pere, noci e miele di lampone (Presidio Slow Food) dell’agriturismo ladino Ciasa dò Parè di Soraga. Il piatto sarà abbinato ad un vino tipico della Sicilia: il Grillo “Onde di Sole” dell’azienda biologica Hibiscus di Margherita Longo e Vito Barbera, custodi delle antiche tradizioni enoiche dell’isola di Ustica.

Un vino bianco, fresco e sapido, che nasce su terreni vulcanici, dai sentori floreali di ginestra e zagara con piacevolissime note salmastre che si sposa non solo con gli antipasti, ma anche con piatti impegnativi come in questo caso.

Il filetto di maiale alla senape e il miele di rododendro di Francesco Mezzo

  

Il maitre Nicola Masa e lo chef Fabio Ferro (foto Amelia De Francesco)

Come secondo e piatto forte della serata sarà servito il filetto di maiale alla senape antica dell’azienda Agrinatura di Civezzano con il miele di rododendro del Lagorai dell’apicoltore Francesco Mezzo, le cime di rapa e il burro al miele. Il piatto sarà abbinato al Riesling alsaziano Patergarten della maison Domaine Paul Blanck, un Premier Cru che dopo un passaggio in legno viene affinato per 24 mesi in bottiglia.

Colore giallo paglierino intenso, questo Riesling sprigiona un caleidoscopico di profumi aromatici, floreali, fruttati con piacevoli note minerali, agrumate e di pietra focaia. Il sorso è fresco, sapido e minerale che ben si sposa con piatti importanti, anche di carne.

Il dessert: gli sruffoli e la rosada con il sidro Maley della Valle d’Aosta 

Dulcis in fundo gli struffoli e la mitica “rosada” della tradizione mòchena con miele al cirmolo dell’antica Osteria Morelli, peccati di gola abbinati all’Idromele di Giuseppe Barbarschi e al Cidre du Saint Bernard Maley, l’antico nome con cui veniva coltivata la mela in Valle d’Aosta, per la precisione in Valtournanche, ai piedi del Cervino. Questo sidro è prodotto da Gianluca Telloli con il metodo familiare della rifermentazione in bottiglia senza sboccatura.

Utilizza le mele antiche di alcune monumentali piante valdostane e si avvale della  collaborazione della coppia francese Aurélie e Philippe Bernot della Cidrerie di Albertville (Alta Savoia).

Il prezzo della serata dedicata al miele (acqua, vini e caffè compresi) è di 55 euro per i soci Slow Food e di 60 per i non soci. Prenotazioni: 0461-509504.

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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