Alla Kampanara debutta  la delegazione AIES

tra i buoni piatti di Diego e vini scelti da Ilaria

Garafolo di Canaro – Debutto. in terra polesana, dell’AIES (Accademia Internazionale Enogastronomi Sommeliers), l’associazione culturale enogastronomica nata a Bologna nel 2001. 

Un riconoscimento ai prodotti di nicchia Dop e Igp (cozze, aglio, riso, radicchio e altri), racchiusi tra Adige e Po e alla sua cucina di tradizione legata al territorio. Per questo la delegazione AIES Delta del Po – Ferrara, costituita nel 2018, ha scelto la Kampanara, l’osteria di mare a Garofolo di Canaro, per la consegna dei diplomi di primo livello ai neo accademici.

 

 “I corsi – ha spiegato il delegato Luca Piscitelli – si rivolgono agli addetti del pubblico esercizio, della ristorazione e dell’ospitalità, ma anche a tutti coloro che intendono ampliare la propria cultura della civiltà del vino e della tavola a scopo amatoriale”. 

Oltre all’abbinamento cibo-vino il percorso di studi prevede anche lezioni monotematiche su argomenti gastronomici, punto che differenza AIES da tutte le altre associazioni che organizzano corsi per sommelier. 

 

Argomenti come birra, cioccolato, aceto balsamico, olio d’oliva, miele, formaggi sono affrontati nel percorso didattico grazie soprattutto all’appoggio di docenti esterni: mastri birrai, cioccolatieri, produttori di aceto balsamico, olio, apicoltori. 

 

Dopo il raggiungimento del titolo di “Maestro Enogastronomo Sommelier” c’è la possibilità di frequentare dei master di specializzazione per approfondire ancora di più le conoscenze in ambito enogastronomico. 

L’attività di A.I.E.S. comprende visite in cantina abbinate a giornate di studio alla scoperta di importanti realtà italiane.

 Appuntamenti immancabili sono le degustazioni monotematiche e le cene impostate sull’abbinamento cibo-vino. 

 

La cucina della Kampanara

La conferma è nella cucina della Kanpanara con i perfetti piatti dello chef Diego Straforini, serviti con classe dalla brigata di sala coordinata dal maitre Giovanni Tivelli e gli indovinati abbinamenti dei vini scelti dalla sommelier Ilaria Rizzi, moglie dello chef. 

Delicato e gustoso il flan di gamberi & zucchine valorizzato da un Soave classico Clivus, i cui vitigni crescono sui terreni di origine vulcanica delle colline di Monteforte d’Alpone. 

Colore giallo paglierino con riflessi verdolini presenta profumi delicati di biancospino e violetta. 

In bocca buona struttura e frizzante finale sapido. Una scommessa ben riuscita, per il giusto mix di sapori, la perfetta cottura e la cromaticità visiva il risotto cacio & pepe su tartare di gambero viola. 

Piatto esaltato da un Sauvignon Collio Cormons, i cui vigneti si estendono su terreni di marma e arenaria ricchi di calcare, potassio e fosforo.  

Di colore giallo brillante, al naso si percepiscono profumi intensi, fragranti che spaziano dal bosco alla pesca matura, chiudendo con un finale speziato di noce moscata. 

Prelibato il branzino (pescato) al forno; leggero e croccante il cicchetto fritto che si sono ben sposati con il Verdicchio dei Castelli di Jesi della Cantina dei Colli Ripani. 

Vinificato in assenza di bucce, matura sulle fecce fini per almeno tre mesi. 

Di colore giallo paglierino tenue, sorprende al naso per le sfumature di banana, pesca e mandorla. 

Gran finale con la zuppa inglese esaltata dall’Albana vendemmia tardiva, con profondi sentori di frutta gialla matura. Finale con applausi convinti, buona musica.

I NUOVI ACCADEMICI

 Questi i nuovi accademici: Perla Angeletti, Chiara Belletti, Lorenzo Bernard, Fabio Boarini, Giovanni Bonazzi, Dorina Butuc, Sarah Capecci, Raffaele Cazzola, Patrizia Fabbri Olivieri,  Maddalena Faccioli, Riccardo Fallavena,  

Alessandro Fornasari, Maurizio Franchi, Deborah Gerotto, Barbara Guzzinati, Stefano Impoco, Isabella Maneo, Anna Mistroni, Giorgio Nadalini, Umberto Nogarotto, Michele Piazzi, Davide Pietrobelli, Francesco Rutignano, Camilla Salvietti,  Paolo Urban, Raffaele Vaccari,  Paola Vezzelli, Elena Vitale, Francesco Vitale, Davide Zarattini.

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