Federalimentare ha dichiarato che per questo Natale ci sarà un aumento del 20% di acquisti di generi alimentari. Un incremento di 2-3 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
I dolci la fanno da padrone ma anche insaccati (segno che l’allarme dell’Organizzazione Mondaile della Sanità non ha avuto molto successo) a seguire vini e distillati, pasta e formaggi per un totale di circa 300 milioni di euro.
Un clima di fiducia secondo presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia anche se si è lontani dai livelli pre-crisi, e spera che la spinta delle festività favorisca crei un effetto- scia positivo che si prolunghi nel 2016”.
A crescere sono soprattutto gli acquisti on line con una quota vendita stimata in 10 milioni di euro, 2 milioni in più rispetto al 2014. Infine da segnalare un 2015 stabile rispetto allo scorso anno sui consumi alimentari interni, con una piccola flessione dello 0,2%; bene invece l’export che, grazie anche all’effetto Expo, a fine anno registrerà +7%, pari a 3 miliardi di euro.
Sulle tavole italiane sono comunque i piatti della tradizione a primeggiare, con qualche novità dovuta alla grande diffusione di ricette e idee. Non mancheranno cenoni e pranzi all’insegna del “fatto in casa” come pasta fresca e ripiena e anche i classici panettone e pandoro.
Roberta Capanni
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