Stile e Società

Alessandro Mecca, chef dello Spazio7 di Torino

Da qualche mese allo Spazio 7 di Torino, il ristorante all’interno della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, uno dei luoghi di eccellenza dell’arte contemporanea italiani, troviamo Alessandro Mecca, un giovane talento da seguire con attenzione. alessandro meccaNel suo DNA il ristorante di famiglia, Crocetta di Torino, dove sotto la guida del padre ha iniziato la carriera imparando le basi fondamentali del lavoro di cuoco ed ha scoperto la sua passione per la cucina tradizionale italiana. Dal padre apprende la maniacale ossessione per la ricerca della materia prima e della stagionalità che diventa una delle caratteristiche della sua cucina. Nel suo curriculum figurano molte interessanti esperienze: ristorante Guido da Costigliole a Santo Stefano Belbo, Al Sorriso di Soriso e La Ciau del Tornavento a Treiso fino  al DOM di San Paolo con Alex Atala; gli ultimi tre anni li ha passati a Villanova d’Asti, all’Estate di San Martino.

Alessandro è supportato da Emilio Re Rebaudengo, figlio di Patrizia, presidente della Fondazione, che dopo una laurea in giurisprudenza e master in Business tra Madrid e Londra inizia a lavorare nel settore alberghiero per la catena Accor, prima a Torino poi a Londra, e oggi è alla guida del nuovo progetto torinese per mettere a frutto l’esperienza maturata e coadiuvato da una brigata giovane che gli permette di sviluppare idee e piatti innovativi. IMG_1203Le sue proposte, accanto alla carta, sono Territorio e ricerca con piatti in cui tradizione e creativita’ sono dosati con equilibrio, ogni ingrediente trova il suo spazio ed i sapori si amalgamano in modo armonico e Contemporaneo Idea e cultura, un percorso di 7 portate, espressione completa della filosofia di tutti quelli che lavorano a Spazio 7, tra ricerca  e tradizione senza dimenticare origine e caratteristiche con un pizzico di sperimentazione ragionata.  Pane, pasta fresca e dolci sono rigorosamente preparati in casa.

Spazio 7 si sviluppa principalmente su due piani: al piano terra, la caffetteria progettata, come pure l’arredo, dall’artista italiano Rudolf Stingel è aperta tutta i giorni e offre un servizio completo dalla colazione all’after dinner,  eccellenti sono cocktail preparati dal barman Roberto Palestini.  Al primo piano, il ristorante progettato e realizzato come tutta la struttura dall’architetto Claudio Silvestrin, gallery_ristoarente-5-848x500celebre per aver ideato il Ristorante Oblix, situato nel grattacielo londinese Shard firmato Renzo Piano. Un wall painting a tre colori su sfondo nero dell’artista Amedeo Martegani e una serie di vasi multicromatici in silicone di Alessandro Ciffo fanno da cornice alla sala principale ed impreziosiscono i tavoli.  Il ristorante è aperto dal martedi alla domenica mentre il business lunch viene servito da martedi a venerdi.

Fino al 28 febbraio La Fondazione Sandretto ospita Rinascimento, la prima personale dell’artista argentino Adrián Villar Rojas in Italia, una mostra in scala monumentale, di forte impatto con decine di pietre, legni, blocchi di materiale fossilizzato in tanti asteroidi , materiale organico soggetto a continue mutazioni  che si aprono a 108 interpretazioni di una realtà alternativa.

Piera Genta


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Redazione

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