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Adesso non la devono passare liscia

LO STATO HA AMMAZZATO LE PICCOLE IMPRESE

Fino ad ora se la sono cavata resistendo ai malumori delle categorie, ignorando le piazze piene di manifestanti di ogni singolo settore, sparando promesse di bonus, elargendo a pioggerellina patti di puro assistenzialismo.

E accumulando debiti su debiti, milioni di milioni.

Ma hanno aperto una voragine di dissenso nell’opinione pubblica e soprattutto critica emergente sempre più a gran voce da parte di persone avvedute e altamente preparate che guardano le manovre di questa politica standone al di fuori.

La beffa della desecretazione dei verbali del Comitato tecnico scientifico (solo 5 su almeno 49), è già stata trattata in lungo e in largo da tutta la carta stampata degli ultimi giorni, non c’è molto da aggiungere.

Anzi, aspettiamo che qualcuno parli. Non basta si giustifichi solo trincerandosi dietro alla sussiegosa frase “è stata una scelta politica”.
È proprio sulla congruità della scelta politica che il Presidente del Consiglio dovrà rispondere davanti agli Italiani, davanti al milione di “nuovi poveri” a causa del lock down (che rientrano tra i quasi 10 milioni di persone in stato di forte sofferenza economica), davanti agli artigiani e titolari di piccole imprese, ai loro dipendenti, a tutti coloro che hanno perso il lavoro e non hanno ricevuto alcun aiuto dallo Stato, nemmeno la cassa integrazione.

Tutti costoro, inclusi i lavoratori dello spettacolo, gli ambulanti dei mercatini alle sagre, i titolari dei catering per matrimoni e battesimi, eccetera, dovrebbero fare causa a chi del Governo si è assunto la “scelta politica” e chiedere i danni in una bella “class action” collettiva nazionale.

E si potrebbero aggiungere le accuse di sequestro di persone di massa, inefficienza delle misure di sicurezza sanitaria, agevolazione della diffusione di epidemia, alterazione della verità e nascondimento della realtà per interesse personale … e quant’altre imputazioni gli esperti legali e giuristi possono trovare e interpretare con il loro dotto linguaggio.

Come possono passarla liscia, quando hanno preteso di normare ogni aspetto della nostra vita, personale, relazionale, persino intima? In quale regime può essere legittimato tutto ciò?

Quello che è secretato è solo il nome di chi manovra dal di dentro di qualche club che sta mimetizzato nelle tenebre e muove i meccanismi della (finta) democrazia mondiale, per renderci tutti pecore, obbedienti, soggiogate, plaudenti e belanti a comando.

Siamo presi in giro, ma è inutile gridarlo a gran voce, assistiamo già ad un’assuefazione generale, anche da gran parte del mondo politico, il che ci preoccupa.

Come la magistratura italiana può ignorare, far finta di niente e non andare a sequestrare i documenti direttamente a Palazzo?
E come mai il Capo dello Stato tace?

Alla Storia l’ardua sentenza.

Maura Sacher *

* Le opinioni espresse sono puramente personali e non vincolano in alcun modo l’Editore di questo giornale.


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