Curiosità

Ad Expo 2015 i vini pregiati della Slovenia

Ha preso avvio il 19 settembre 2015 la tre giorni, fino al 21 settembre, nel Pavillon della Slovenia a Expo 2015, la presentazione della regione Podravje che mette in mostra le sue ricchezze e le sue tradizioni, anche con un tocco di allegria.

La Slovenia, con lo slogan ‘Verde, Attiva, Sana’, EXPO SLOVENIAsta presentando una delle sue regioni più preziose, la Podravje, una delle tre regioni vinicole, la più grande, che comprende gran parte del Paese, sul confine orientale con l’Ungheria e l’Austria.
In quest’area, dove si sentono gli effetti del clima pannonico con estati prevalentemente aride e calde e inverni freddi, vengono prodotte quantità minori di vino rispetto alle altre due zone note, Primorska, sul Carso al confine italiano, e Posavje al confine croato, ma i vini sono pregiati e di ottima qualità. Spiccano nettamente i vini bianchi, pieni di aromi floreali e fruttati, ad esempio il vitigno Riesling Italico. Sono diffusi anche il Furmint, il Riesling Renano e lo Chardonnay. Tra i bianchi si coltivano, inoltre, il Sauvignon, il Traminer e il Moscato Giallo. I vitigni rossi sono rappresentati maggiormente dal Franconia, dal Pinot Nero e dal raro e prezioso Žametna Črnina.
Qui, da più di 400 anni, il vino Žametna Črnina viene ricavato, per solo un paio di litri a vendemmia, dalla vite più antica del mondo, che cresce ancora nel quartiere di Lent a Maribor.

La Slovenia è rappresentata all’Expo di Milano da cinque temi peculiari: le saline, le api, l’acqua termale e minerale, l’escursionismo con il trekking, e l’innovativo progetto di misurazione del nero di carbonio.

PADIGLIONE EXPO SLOVENIAIl padiglione sloveno, che si estende su un’area espositiva di 1910 metri quadri, è costituito da cinque piramidi realizzate con materiali naturali, soprattutto legno e vetro, in una struttura architettonica che vuole riflettere la diversità di rilievi del territorio della Slovenia, riproponendo il paesaggio: dalle Alpi e dalle colline della Pannonia e del Mediterraneo, alle aree coltivabili in pianura, dalle conche e vallate, fino al mondo sotterraneo delle grotte ricche di stalattiti e stalagmiti.

Il Padiglione sloveno dà spazio a progetti e spettacoli interattivi che forniscono ai visitatori contenuti educativi sul tema principale dell’Esposizione. In questo significato, al termine della visita, che culmina in uno spazio aperto con viti, ulivi e una mini-foresta, vengono donati a ciascun visitatore cinque chicchi di grano saraceno.

Podravje e la sua città Maribor, la seconda città più grande della Slovenia, capitale della Styria slovena, città, abbracciata dalle maestose foreste del Monte Pohorje e dalle acque incontaminate del fiume Drava, sono conosiute non solo per i vigneti e la qualità del vino, ma anche per la presenza di maestri artigiani del legno che creano oggetti di design a impatto zero come quelli presenti ad Expo in tale occasione: occhiali e biciclette interamente realizzati in legno.

Vivacizza le tre giornate un ricco programma di eventi e ptuj1appuntamenti, come la sfilata di abiti realizzati con foglie di vite e bodypainting con i colori e le sfumature dei vigneti sulle modelle presenti e sui visitatori che desidereranno partecipare a cura dell’artista sloveno Tjaša Čuš.

Maura Sacher


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