«Il mondo delle Malghe – la demonticazione – arlois e fasoi» è una festa che si svolge a Pesariis, suggestiva frazione del Comune di Prato Carnico, nel cuore della Val Pesarina, una delle sette valli della Carnia, ogni secondo fine settimana di settembre, in coincidenza con la data del ritorno delle mandrie dall’alpeggio, e fonde insieme tutte le più antiche tradizioni locali facendone un forte richiamo turistico.
La manifestazione, organizzata dalla Proloco Val Pesarina nei giorni 7 e 8 settembre 2013, è imperniata sui prodotti tipici del posto. Due giornate intense di festa con mercatino folcloristico, mostra-mercato di orologi, degustazione delle specialità locali, precipuamente a base di fagioli, conditi da musica e balli, in scenografie che coinvolgono tutti i borghi.
Come mai fagioli e orologi vengono celebrati abbinati? Per due ragioni.
La prima perché il fagiolo delle coltivazioni di Prato Carnico, varietà borlotto, è famoso per l’alta qualità, specie il borlotto di Pesariis, strettamente e orgogliosamente autoctono, che già agli inizi del secolo scorso costituiva una grande risorsa per il territorio e successivamente alla Seconda Guerra Mondiale per l’economia nazionale. Nato come piatto contadino di tutte le regioni, da quando i semi sono stati importati dal Sudamerica, è sempre stato considerato la «carne dei poveri», tanto che negli anni del boom economico le pietanze di fagioli sono gradualmente scomparse dai menù dei ristoranti e introvabili persino nelle trattorie. Tuttavia in tantissime case si perpetua la tradizione, soprattutto nella stagione fredda, per l’alto apporto energetico che se ne ricava, tanto che dopo un piatto di minestrone colmo fino all’orlo non occorre mangiare altro. I Carnici ne fanno un essenziale componente della loro speciale «jota».
La seconda ragione riguarda la produzione di orologi, che a Pesariis prende avvio nel XVII secolo, arte importata dalla Foresta Nera di Wurttenberg dove gli emigrati pesarini appresero il mestiere, diventato orgoglio degli artigiani locali. Fu la famiglia Solari ad iniziare nel 1725 la produzione degli orologi da torre, ambìti dalle famiglie nobili per posizionarli sulla facciata dello loro dimore ed esportati inizialmente nel Veneto, nel Friuli e in Tirolo, poi gradualmente in tutte la nazioni, affermando il marchio nel mondo.
Motivo di fierezza carnica è l’orologio della Torre di Piazza Libertà di Udine.
Durante la giornata di domenica è possibile visitare il Museo dell’Orologio ed il percorso dell’Orologeria Monumentale, la Casa Carnica Museo “Bruseschi” e la mostra di macchine per il cinema e la fotografia, nella frazione di Pieria.
L’organizzazione fa presente, che a causa delle condizioni stagionali avverse, la raccolta dei fagioli destinati alla vendita sarà scarsa. Per la manifestazione vengono raccolti solamente fagioli coltivati in Val Pesarina, pertanto si ritiene che la vendita, da parte dei produttori, sarà minima.
Maura Sacher
m.sacher@egnews.it
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