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A Firenze l’8° Simposio Mondiale dell’Institute of Masters of Wine

L’appuntamento congressuale dell’Institute of Masters of Wine, che ogni quattro anni convoca i suoi membri in varie parti del mondo, per la prima volta si svolgerà in Italia e precisamente a Firenze, dal 15 al 18 maggio 2014, grazie alla collaborazione dell’Istituto del Vino Italiano di qualità Grandi Marchi, partnership  dal 2009 e unica realtà italiana major supporter dei Masters of Win.

Una grande soddisfazione per Piero Antinori, Presidente di Grandi Marchi, compagine di ben 19 aziende icona dell’enologia made in Italy (Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Greppo, Ca’ del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca D’Almerita, Tenuta San Guido, Umani Ronchi), che insieme raggiungono i 500 milioni di euro di cui il 60% realizzato all’estero, con un’incidenza del 6,5% sul valore complessivo dell’export nazionale.

Per Antinori anche l’alto numero di partecipanti, 413 contro i 311 del precedente Congresso di Bordeaux (nel 2010), dimostra l’interesse internazionale a conoscere meglio ed approfondire le nostre produzioni da parte dei Masters of Wine, che sono i maggiori esperti internazionali del settore, in grado di influenzare i canali di sbocco di tutta la filiera: dall’horeca ai media, dalle aste ai distributori e importatori di tutto il mondo, dai mercati emergenti a quelli più consolidati.  
«Il prossimo Simposio di Firenze – ha detto – rappresenta una grande possibilità per tutto il vino italiano che per tre giorni si troverà al centro delle politiche internazionali strategiche del settore. Un evento, questo, che ci vede coinvolti in primo piano come associazione da sempre impegnata a diffondere nel mondo la cultura e i valori dei territori e la qualità del vino italiano».

Al centro delle giornate, il tema “Identità, Innovazione e Immaginazione”, filo conduttore del confronto tra i delegati Masters of Wine, opinion leader e maker  e personalità provenienti da 32 Paesi, per un dibattito trasversale che spazierà dal marketing globale alle nuove frontiere della ricerca vitivinicola; dal cambiamento della geografia mondiale del vino fino a quello dei media.
In programma anche, in anteprima mondiale, una top degustazione di 20 viticoltori Master of Wine che presenteranno i loro vini in un ‘walk around tasting’.

Tra i relatori al Simposio di Firenze sono previsti: Daniel Alegre, Presidente Global Partner Business Solutions for Google, José Vouillamoz, genetista svizzero specializzato in studi sul Dna dell’uva, Gerard Basset OBE MS MW MBA nonché vincitore del titolo di Miglior Sommelier del Mondo (2010) e Stephen Henschke della storica tenuta Henschke nella Barossa Valley.

Il titolo di Master of Wine, “esperto nell’arte, scienza e business del vino”, istituito nel 1953, è riconosciuto come il più importante nel mondo in campo enologico, ed è assegnato a professionisti selezionatissimi, dopo un severo corso di ammissione all’Istituto, con sede a Londra, che si occupa di formare e qualificare i più influenti esperti internazionali.

Maura Sacher


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