Vino e Ristoranti

A Catania sbarca la prima Stella Michelin

Lo chef Alessandro Ingiulla del ristorante Sapìo premiato con la Stella Michelin. E’ il più giovane chef della Rossa.

 

Alessandro Ingiulla, 26 anni, originario di Santa Maria di Licodia (Ct) porta a Catania la prima stella Michelin. La sua è un’impresa eccezionale da due record in una volta sola: Ingiulla è il più giovane chef in Guida ed è la prima volta in assoluto che la stella arriva in città.

Il suo ristorante Sapìo, è un progetto di migrazione di ritorno, dopo tanto girovagare acquisendo competenze ed influenze, Ingiulla decide insieme alla famiglia di ristrutturare questo locale elegantemente curato dal fratello architetto, Daniele Ingiulla e di lanciarsi in un’esperienza tutta sua.

 

La poca pedonalità e il pubblico catanese poco avvezzo alla sua particolare proposta non lo scoraggiano e non lo penalizzano, e Alessandro si ritrova in un anno e mezzo a gestire con entusiasmo e grinta insieme alla maitre e compagna Roberta Cozzetto un’attività di successo.

 

La 64a edizione della Guida Michelin Italia presentata a Parma sarà disponibile in formato cartaceo a partire da lunedì 19 novembre e già la app Michelin Ristoranti è scaricabile gratuitamente per iOS e Android. Com’è consuetudine la Guida traccia la mappa gourmande dell’Italia della ristorazione migliore, e pensare che un giovane catanese è riuscito a piazzarsi fra i giganti fa onore e merito ad Alessandro Ingiulla che è un autentico talento.

 

Pochi mesi fa mi aveva colpito il suo menù un linguaggio emozionale puro fatto di memoria e piacevoli inneschi, contaminazioni studiate ma con quel pizzico di meravigliosa follia che solo un giovane talento può fare. Le pregiate etichette della cantina accompagnano i piatti dello chef: il caveau della cantina è il cuore pulsante del Sapìo, uno spazio intimo e d’atmosfera nel quale è possibile accomodarsi fra pregiate bottiglie per un’esperienza indimenticabile.

 

Cosa provare assolutamente? I piatti firmati da Ingiulla sono tutti interessanti ed è difficile scegliere, ma a mio parere ecco le elaborazioni che più lo rappresentano: “Vitello Tonnato Crudo” con salsa verde al mortaio, zabaione salato, scagliette di tartufo siciliano e acqua distillata al pepe; “Spaghetto Freddo” centrifuga di pomodoro ed olio nuovo dell’Etna (di produzione propria della famiglia Ingiulla), scampo crudo e polvere di alghe; “Tenera sella di Coniglio” con sugo al Marsala, verdurine di stagione cotte e crude, crema di olive verdi Nocellara dell’Etna.

Valeria Lopis


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