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A Bergamo alla scoperta dei formaggi di «Forme»

Si è conclusa con successo la terza edizione di «Forme», la manifestazione che da 28 settembre al 1 ottobre ha trasformato Bergamo in capitale europea dei formaggi, città che vanta il primato continentale di 9 DOP di produzione, con realtà molto interessanti, prima tra tutte «Principi di Orobie» un’associazione costituita nel 2015, una sorta di rete di imprese aperta a tutti i produttori, nata per la valorizzazione delle risorse culturali, ambientali, umane delle Orobie, ovvero di quel patrimonio alla base delle vitali tradizioni agricole, pastorali e casearie. Con le sue sette produzioni di importanza storica nel territorio della bergamasca, di Sondrio e Lecco, ed un territorio caratterizzato da una densa e diversificata presenza di prestigiose tecnologie e culture casearie, hanno contribuito in modo decisivo alla nascita del moderno caseificio lombardo e italiano.

Gli eventi si sono susseguiti nei punti nevralgici di Bergamo tra cui il magnifico Palazzo della Ragione, dove in un’atmosfera fuori dal tempo, esperti degustatori di formaggi dell’Onaf hanno guidato il pubblico attraverso un percorso studiato per coinvolgere tutti i sensi e per scoprire tutte le 50 DOP dei formaggi italiani. Insieme ai formaggi,un grande confronto con l’abbinamento ai vini della zona, la «Valcalepio», altra eccellenza del territorio bergamasco, ed i sommelier di Ais a raccontarne le caratteristiche organolettiche e le ragioni di abbinamento.

Nel cuore della città alta poi, sotto la loggia porticata di Palazzo della ragione, nella «Piazza mercato del formaggio» una esposizione con degustazione delle specialità dell’arte casearia DOP della Regione Lombardia e dei Formaggi Principi delle Orobie, con la possibilità di acquistare. E per una esperienza completa, la possibilità di abbinare, i vini del Consorzio Tutela Valcalepio.

Un viaggio straordinario nel mondo dell’arte casearia, in tutte le sue forme, e il fascino di una città unica con l’appuntamento già fissato èer prossimo anno con una nuova e più ricca edizione


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Sonia Biasin

Giornalista pubblicista, diploma di sommelier con didattica Ais e 2 livello WSET. Una grande passione per il territorio, il vino e le sue tradizioni.

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