
Specialità di gamberi con avvolgente kataifi
Questo piatto è tra i più apprezzati della cucina orientale e può arricchire qualsiasi tavola festiva. Il suo sapore originale e l’aspetto scenografico catturano facilmente l’attenzione anche dei buongustai più esigenti. Grazie alla marinatura preliminare dei gamberetti e al loro avvolgimento in sottili fili di pasta, seguiti da una frittura o da una cottura al forno, si ottiene un gusto unico che rimane impresso a lungo nella memoria. Di seguito vi racconteremo l’origine di questo piatto e gli ingredienti necessari per la sua preparazione.
Caratteristiche del piatto e sua origine
La pasta kataifi è composta da sottilissimi fili di pasta lievitata che ricordano nell’aspetto i noodles. È molto diffusa nella cucina turca, greca e mediorientale, dove viene utilizzata sia per la preparazione di dessert con noci e miele, sia per diversi antipasti. In abbinamento ai gamberetti si ottiene un equilibrio perfetto: all’interno il ripieno resta tenero e succoso, mentre all’esterno si forma una crosta croccante e dorata.
Questo piatto può essere accompagnato da marinate e salse che ne esaltano ulteriormente il sapore. Ognuno può scegliere la salsa in base ai propri gusti: piccante, dolce, cremosa, con una nota agrumata o altre varianti. Proprio per queste caratteristiche, i gamberetti in pasta kataifi sono considerati un piatto di alta qualità, diffusosi dall’Oriente in numerosi paesi del mondo. Il loro sapore raffinato e l’aspetto scenografico li hanno resi molto richiesti e apprezzati.
Ingredienti necessari e preparazione
Per realizzare questo capolavoro culinario non servono molti ingredienti: è fondamentale scegliere prodotti freschi e prepararli nel modo corretto. Gli ingredienti principali sono:
- 15-20 gamberetti grandi, sia gamberi reali che gamberi tigre, da utilizzare crudi.
- 250-300 grammi di pasta kataifi vera e pronta, che potete acquistare qui a un prezzo conveniente all’ingrosso, il che vi consentirà di preparare anche altri piatti.
- Fino a 500 ml di olio vegetale per friggere.
- 1 albume d’uovo.
- Condimenti a piacere: sale, pepe ed erbe aromatiche.
In questa ricetta i gamberetti vengono solitamente fritti, ma nulla vieta di arricchirli con una marinata dal sapore orientale, preparata con salsa di soia, succo di lime e zenzero fresco grattugiato. Per una variante mediterranea, invece, si possono utilizzare succo di limone, olio extravergine d’oliva e aglio.
Segreti di preparazione e presentazione
La pasta kataifi tende a seccarsi molto velocemente; per questo è consigliabile coprire la parte non utilizzata con un panno leggermente inumidito. L’olio per la frittura deve raggiungere una temperatura compresa tra i 170 e i 180 °C: per verificarla basta immergere un piccolo filo di pasta, che dovrebbe iniziare a sfrigolare all’istante. Dato che i gamberetti sono delicati e la pasta cuoce in pochi istanti, la frittura deve durare solo 2-3 minuti.
È importante togliere i gamberetti appena la pasta assume un colore dorato. Per eliminare l’olio in eccesso è sufficiente appoggiarli su carta assorbente. Questo piatto va servito caldo, preferibilmente con una base di rucola, insalata o microverdure e con una ciotolina di salsa al centro del piatto.
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