
Ciliegiolo terroir
L’obiettivo, infatti, è dimostrare come il Ciliegiolo sappia rimanere se stesso pur declinandosi in areali molto diversi, confermando un legame profondo con il paesaggio e le comunità che lo custodiscono. Il progetto (partito questa settimana) prevede una mappatura semplificata degli areali omogenei, individuati per caratteristiche pedologiche.
In Provincia di Grosseto le zone di Pitigliano e Sorano (tufo vulcanico), Manciano, Scansano, Grosseto stessa. Spostandoci in Provincia di Pisa le aree sono quelle di Cecina e Riparbella.
Infine, nella Provincia di Terni saranno esaminate Narni (roccia), San Gemini (argilla), Alviano (sabbia).
Le zone non sono casuali. Infatti, fanno riferimento alle prime aziende aderenti: Leonardo Bussoletti (Narni), SASSOTONDO (Pitigliano e Sovana), Cantina di Pitigliano, Villa Corano (Pitigliano), Montauto (Manciano), Antonio Camillo (Manciano), Cinelli Colombini (Scansano), Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano (Scansano).
Nei prossimi anni il progetto si allargherà ad altre realtà della Toscana e del Centro Italia, con l’intento di costruire una rete sempre più rappresentativa.
Nello specifico, le microvinificazioni, con uve raccolte in quantità di 40 kg per ciascuna tesi, saranno realizzate presso la Cantina GRASPO a Soave (Verona), seguendo protocolli che minimizzano l’intervento tecnologico.
Il percorso si avvarrà di collaborazioni scientifiche di alto livello come quella dell’Università di Pisa che, con il professor Claudio D’Onofrio seguirà le analisi meteo e quelle aromatiche.
L’Università di Firenze, invece, con il professor Sandro Conticelli si occuperò della caratterizzazione geologica dei terreni e analisi isotopiche. Infine, un gruppo di pedologi per la definizione dei profili pedologici dei suoli.
«Il progetto mira – conclude Ventimiglia – non solo a consolidare la conoscenza scientifica del Ciliegiolo, ma anche a rafforzarne il posizionamento culturale e comunicativo: un vitigno che parla di territori, che si adatta a diversi metodi di vinificazione senza perdere personalità, e che conquista i consumatori grazie alla sua freschezza e alla sua intrigante originalità».
Un lavoro che mette al centro tre elementi inscindibili – vitigno, ambiente, uomo – per raccontare e valorizzare un vino unico e irripetibile.
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