Un occhio sul mondo

C’era una volta, in Trentino, un lago rosso

C'era una volta, in Trentino, un lago rosso Il fenomeno unico al mondo era dovuto ad un'alga, la "Tovellia Sanguinea"

C’era una volta, in Trentino, un lago rosso

Il lago di Tovel con le montagne dolomitiche del Gruppo Adamello Brenta

Il fenomeno unico al mondo era dovuto ad un’alga, la “Tovellia Sanguinea” che, fino a metà degli anni Sessanta del secolo scorso, d’estate affiorava in superficie colorando lo specchio d’acqua di una spettacolare tonalià rosso vermiglio.

C’era una volta, in Trentino, per la precisione in Val di Non, un lago che d’estate si colorava di rosso: il Lago di Tovel.

In gioventù ho avuto il privilegio di osservare il fenomeno. Suggestivo e affascinante al di là di ogni immaginazione. Per spiegare questo fatto straordinario, in Val di Non nacquero misteriose leggende. La più famosa è la leggenda della principessa Tresenga e dello spasimante Lavinio.

La leggenda della principessa Tresenda e dello spasimante Lavinio

Il lago di Tovel oggi, gioiello naturalistico del Parco Adamello Brenta

Nel paese di Ragoli, in Val Rendena, al di là delle montagne che si specchiano nel lago, viveva una principessa bellissima, Tresenga, figlia unica del re. Quando il re morì, i cittadini si preoccuparono poichè, se la principessa si fosse sposata, tutto il regno sarebbe diventato proprietà di un altro sovrano e questo avrebbe comportato la perdita di ogni ricchezza per il paese.

La principessa, oltre alla sua avvenente bellezza, era una giovane intelligente che amava talmente il suo popolo da giurare solennemente che avrebbe rinunciato a sposarsi per salvare il regno. La bellezza e la ricchezza della nuova regina però erano conosciute da molti giovani reali dei territori limitrofi che non intendevano perdere  l’occasione di diventare sovrani di un regno così potente e al tempo stesso mariti di una delle più belle regine che si fossero mai viste in Trentino.

Il pretendente più cocciuto si dimostrò l’arrogante re di Tuenno, Lavinio. Lo spasimante tentò più volte di conquistare il cuore di Tresenga con doni magnifici, poi in maniera più romantica con un semplice mazzo di fiori. In tutti i casi la risposta fu un netto rifiuto. L’offesa del rifiuto colpì l’orgoglio del giovane re il quale, dalla rabbia, radunò il suo esercito deciso a marciare su Ragoli.

La sanguinosa battaglia che colorò il lago di un macabro rosso vermiglio

Il lago di Tovel ieri, quando d’estate si colorava di rosso vermiglio

Quando Tresenga fu informata dai suoi messaggeri, interrogò i suoi sudditi chiedendo loro se preferissero vederla andare in sposa al re Lavinio di Tuenno o combattere una dura battaglia che avrebbe potuto costare la loro vita.

Il popolo non ebbe il minimo dubbio e si schierò al fianco della giovane regina deciso a rischiare il tutto per tutto per la propria libertà. Gli abitanti di Ragoli marciarono dalle montagne fino alle sponde del Lago di Tovel e qui trovarono l’esercito del re Lavinio accampato per la notte.

Iniziò una sanguinosa battaglia che durò diversi giorni. L’esercito di Tuenno era troppo forte e preparato e, anche se gli abitanti di Ragoli erano agguerriti, vennero uccisi barbaramente e così pure la bella Tresenga che aveva deciso di combattere accanto a loro. Il suo sangue e quello dei suoi soldati si riversò nelle acque del lago di Tovel e le colorò di un macabro rosso vermiglio.

Oggi il lago è uno dei gioielli del Parco naturalistico Adamello Brenta 

Il prof. Francesco Spagnolli, presidente della Fondazione Edmund Mach

Oggi il lago di Tovel è uno dei gioielli naturalistici del Parco Naturale Adamello Brenta che si estende nel Trentino occidentale tra la Val di Non, le Giudicarie e la Val di Sole, su un territorio di oltre 620 chilometri quadrati. Comprende i gruppi montuosi dell’Adamello-Presanella (nel quale si trova uno dei più estesi ghiacciai europei) e delle Dolomiti di BrentaVisitarlo significa godere appieno del contatto con la natura.

Il parco si occupa inoltre di tutelare la qualità delle acque dei numerosi torrenti e degli oltre 80 laghi compresi nell’area, con particolare attenzione al lago di Tovel famoso per la colorazione rossa che fino al 1964 le sue acque assumevano nelle stagioni di fioritura di un’alga particolare.

Un laboratorio naturale per la ricerca ambientale della Fondazione Edmund Mach

Il lago di Tovel è anche un laboratorio naturale per la ricerca ambientale a lungo termine nazionale e internazionale coordinata da decenni dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. Nelle giornte di mercoledì 20 e mercoledì 27 agosto sarà protagonista di un’escursione per far conoscere la storia e gli aspetti ecologici di questo importante specchio d’acqua.

L’iniziativa, giunta alla sua terza edizione, è organizzata dalla Fondazione Edmund Mach in collaborazione con la Rete Nazionale per la Ricerca Ecologica a Lungo Termine (LTER) Italia – una rete di siti terrestri, d’acqua dolce, di acque di transizione e marine sui quali si conducono ricerche ecologiche su scala pluridecennale -, il Parco Naturale Adamello Brenta e con il patrocinio del comune di Ville d’Anaunia.

Una camminata didattica attorno al lago per studiare ambiente e biodiversità

Le camminate alla scoperta delle ricerche a lungo termine su ambiente e biodiversità consistono in un’escursione attorno al lago di Tovel in compagnia della ricercatrice Ulrike Obertegger del Centro Ricerca e Innovazione della FEM che racconta ai partecipanti la storia del lago e gli aspetti più salienti dal punto di vista ecologico e scientifico. Il percorso inizia alle ore 10.30 al parcheggio del lago di Tovel e durerà circa 3 ore. E’ adatto a famiglie e bambini a partire dai sei anni.

L’evento è gratuito e si terrà con ogni condizione meteo. Prenotazione obbligatoria. Info sull’area eventi del sito www.fmach.it 

(GIUSEPPE CASAGRANDE)


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