Stile e Società

L’Agraria di Riva del Garda amplia la cantina

L'Agraria di Riva del Garda amplia la cantina L'inagurazione ufficiale segna l’inizio di una nuova fase di crescita, innovazione e accoglienza.

L’Agraria di Riva del Garda amplia la cantina

Le nuove moderne tecnologie della cantina dell’Agraria di Riva del Garda

L’inagurazione ufficiale segna l’inizio di una nuova fase di crescita, innovazione e accoglienza.

La soddisfazione del presidente Planchenstainer, del direttore Massimo Fia e dell’enologo Furio Battelini.

Una tappa strategica verso il futuro di un settore, quello vitivinicolo che sta vivendo un momento difficile: contrazione globale dei consumi, la mannaia dei dazi minacciati da Trump, i nuovi stili salutistici, la disaffezione dei giovani, i cambiamenti climatici. 

Ecco perchè il 18 luglio 2025 segna una data storica per l’Agraria di Riva del Garda. Con l’inaugurazione ufficiale, venerdì sera, della nuova cantina, la società cooperativa dell’Alto Garda completa la prima fase di un importante progetto di sviluppo, nato per rispondere alla crescita produttiva, all’evoluzione del mercato e alla volontà di offrire un’esperienza sempre più immersiva e qualitativa ai visitatori. 

L’ampliamento rappresenta la continuazione di un percorso iniziato nel 1926

Brindano il direttore Massimo Fia, l’enologo Furio Battelini e il presidente Giorgio Planchenstainer

L’ampliamento della cantina non è solo infrastrutturale, ma rappresenta l’ideale continuazione di un percorso iniziato quasi un secolo fa, nel 1926, con la fondazione della cooperativa, e proseguito nel 1957 con la nascita della Cantina Sociale.

L’operazione non è stata concepita unicamente per incrementare la capacità produttiva, ma anche per rafforzare l’impegno dell’azienda nei progetti di ricerca e sviluppo, all’insegna della sostenibilità.

L’Agraria Riva del Garda opera da sempre secondo i principi dell’economia circolare, che rappresentano uno dei tratti distintivi della sua identità e della sua visione orientata al futuro.

La nuova cantina di stoccaggio, la bottaia, l’area dedicata al Trentodoc

 

L’enologo della Cantina di Riva, nonchè presidente dell’Assoenologi del Trentino, Furio Battelini.

“Oggi raccogliamo i frutti di un lavoro collettivo, condiviso tra i soci, la direzione, il consiglio di amministrazione e tutti i collaboratori» ha commentato Massimo Fia, direttore generale dell’Agraria di Riva del Garda. 

«La nuova area ci permette di consolidare i risultati raggiunti e di guardare avanti con strumenti adeguati, investendo sulla qualità, sulla sostenibilità e sul nostro rapporto con il territorio.”

 

Il progetto ha permesso la realizzazione di tre nuovi spazi fondamentali.  Una nuova cantina di stoccaggio, per garantire condizioni ideali alla conservazione e sostenere l’aumento dei volumi produttivi.

La Cantina Frantoio dell’Agraria di Riva del Garda

Una bottaia completamente rinnovata, progettata per l’affinamento dei vini più rappresentativi e pensata anche come spazio visitabile, a testimonianza della trasparenza e dell’accoglienza della cooperativa. 

Un’area dedicata alla produzione del Trentodoc “Brezza Riva”, con ambienti ottimizzati per la presa di spuma, la maturazione e le operazioni di tiraggio e remuage.

La nuova area si inserisce nel solco tracciato dalla sede inaugurata nel 2007 e consolida un percorso di sviluppo costante, che negli ultimi sette anni ha visto incrementare con costanza il fatturato, raggiungendo i 15 milioni di euro.

Il presidente Giorgio Planchenstainer: “Un coraggioso atto di fiducia”

 

“Questo è un investimento che guarda lontano» ha aggiunto Giorgio Planchenstainer, presidente della cooperativa. «Non è solo un intervento necessario per dare respiro alla produzione: è un coraggioso atto di fiducia nel futuro, nel valore del nostro lavoro e nel processo di innovazione che vogliamo guidare nel Garda Trentino e oltre.”

 

L’ampliamento della cantina è anche espressione concreta della visione strategica dell’Agraria di Riva: valorizzare i vini identitari, favorire la selezione e la vinificazione di piccoli lotti, incrementare la quota di agricoltura biologica e rafforzare la gamma degli spumanti metodo classico, oggi tra i prodotti più apprezzati anche nei mercati internazionali. I lavori hanno inoltre permesso di collegare la parte produttiva con quella commerciale attraverso un percorso esperienziale e di accoglienza, che sarà completato nei prossimi mesi.

 

«Con oltre 350 ettari vitati dei soci – ha spiegato il direttore di produzione, l’enologo Furio Battelini -un patrimonio agricolo in crescita e una produzione oggi orientata per il 70% verso i vini bianchi, l’Agraria di Riva del Garda si conferma come una delle realtà cooperative più dinamiche del Trentino.”

In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)


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