
Riforma della PAC: Confagricoltura Toscana Lancia l’Allarme
Confagricoltura Toscana è sul piede di guerra contro la proposta della Commissione Europea di accorpare la Politica Agricola Comune (PAC) in un Fondo Unico europeo, con un taglio del 20% delle risorse destinate all’agricoltura.
Il presidente Marco Neri definisce il piano un “attacco al futuro della nostra regione”, invitando partiti e istituzioni toscane a protestare insieme a loro.
Il presidente Marco Neri non usa mezzi termini: “Quello presentato dalla Commissione Europea è un piano sbagliato, che rischia di compromettere non solo la tenuta delle imprese agricole toscane, ma l’intero equilibrio economico e territoriale della nostra regione”.
Secondo Neri, la proposta della presidente Ursula von der Leyen penalizzerà le aziende più produttive, condannando Toscana e Italia alla dipendenza agroalimentare.
Le Conseguenze per l’Agricoltura Toscana e Non Solo
“Penalizzare l’agricoltura,” prosegue Neri, “significa colpire direttamente le aziende più strutturate, quelle che lavorano meglio, che producono di più e che si confrontano ogni giorno sui mercati esteri.
In questo modo l’Europa ci rende più deboli e ci consegna nelle mani delle importazioni estere, lasciando la nostra alimentazione alle scelte di altri Paesi, a cominciare da quelle dell’amministrazione Trump”.
Le ripercussioni di questo piano non si limiteranno agli imprenditori e ai lavoratori agricoli. “Tutti i toscani pagheranno cara questa furia tecnocratica contro l’agricoltura,” avverte il presidente.
“Dove non c’è agricoltura non c’è cura del paesaggio, non c’è manutenzione del territorio, non c’è prevenzione del dissesto”.
Un Appello all’Unità Regionale
Per queste ragioni, il presidente di Confagricoltura Toscana lancia un accorato appello a tutte le istituzioni e le forze politiche della regione.
“Noi ci faremo sentire in tutte le sedi,” conclude Neri. “Invitiamo da subito partiti, sindaci, consiglieri regionali, la giunta regionale (apprezziamo la presa di posizione della vicepresidente Saccardi di ieri) e i parlamentari a unirsi a noi.
Al di là degli schieramenti, è il momento di difendere l’agricoltura toscana e con essa il futuro della nostra regione”.
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