
Incendio a Libera Terra: la nostra redazione al fianco della Cooperativa Beppe Montana
L’atto intimidatorio di Lentini (SR) contro la Cooperativa Beppe Montana – Libera Terra non è un episodio isolato. Si inserisce, purtroppo, in una serie di attacchi che hanno colpito diverse realtà cooperative impegnate nella gestione dei beni confiscati alle mafie. Un modello virtuoso che, evidentemente, disturba.
La nostra redazione esprime la più ferma e sentita solidarietà alla Cooperativa Beppe Montana – Libera Terra, ai suoi soci e a tutti coloro che ogni giorno lavorano con coraggio e dedizione per la legalità. Ci uniamo al coro di condanna per l’incendio che ha devastato 20 ettari di grano duro biologico su terreni confiscati, causando un danno stimato di circa 20mila euro. Questo gesto, di probabile origine dolosa, è un attacco non solo al lavoro della cooperativa, ma ai valori sociali e alla speranza che essa rappresenta.
Come sottolineato da Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare, «L’incendio ai campi di grano di Libera Terra è un atto gravissimo, ma non ci ferma, non fermerà la cooperazione». È fondamentale andare oltre la semplice solidarietà: i soci della cooperativa Beppe Montana non devono sentirsi soli.
Non si ferma la lotta per la legalità
Assistiamo a una preoccupante recrudescenza di atti intimidatori contro le cooperative in tutta Italia, in particolare quelle che gestiscono beni confiscati alla criminalità organizzata nel Mezzogiorno.
Questi attacchi non sono casuali, ma mirano a minare il lavoro prezioso di chi trasforma i simboli del potere mafioso in opportunità di sviluppo e legalità per la comunità.
«Ribadisco che questo non fermerà il mondo cooperativo: i soci siciliani ma anche quelli di tutte le altre regioni non si devono scoraggiare, non devono sentirsi soli», ha affermato Maretti. Legacoop Agroalimentare, e con essa l’intero sistema cooperativo, continuerà a essere al fianco di Libera Terra e di tutte le cooperative che, con coraggio e dedizione, lavorano per un’Italia più giusta e libera dalle mafie, restituendo dignità al lavoro e alla legalità.
La battaglia per il riutilizzo sociale dei beni confiscati non solo non si ferma, ma si intensifica, con la consapevolezza che la cooperazione è un baluardo inespugnabile contro ogni forma di illegalità.
Un fronte unito contro la criminalità
È essenziale una risposta compatta e interventi decisi da parte delle forze dell’ordine per garantire maggiore tutela a queste realtà virtuose. Come ribadito da Filippo Parrino, presidente Legacoop Sicilia, «Non ci dobbiamo rassegnare. È necessaria la reazione ferma e compatta da parte di tutto il sistema: istituzioni, mondo cooperativo, singoli cittadini. Dobbiamo essere un fronte unito contro la criminalità e contro le mafie».
Anche noi, come redazione, siamo parte di questo fronte unito e continueremo a dare voce a queste importanti battaglie.
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