Tribuna

Olio tunisino in Europa per appoggio economico

Un format televisivo di qualche sera fa a modo suo ha trattato l’argomento, mettendo in evidenza una preoccupazione che molti interessati condividono, tra cui Coldiretti e Slow Food Italia, e pure certe forze parlamentari, e anche i cittadini consumatori se non fossero distratti o “ignoranti”.

Si tratta dell’appoggio della UE alla diffusione dell’olio d’oliva tunisino nei paesi europei, tra cui il nostro.
In settembre 2015 la Commissione europea, di cui Federica Mogherini è una dei vicepresidenti, ha approvato la “Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio sull’introduzione di misure commerciali autonome di emergenza a favore della Repubblica tunisina”. In sostanza, la UE si è voluta prendere a cuore il “colpo durissimo all’economia tunisina, peraltro già in gravi difficoltà” in conseguenza agli attentati terroristici del 18 marzo 2015 a Tunisi e del 26 giugno 2015 a Sousse.

Argomentazione: l’olio d’oliva è il principale prodotto agricolo esportato dalla Tunisia verso l’Unione e il settore occupa un posto importante nell’economia del paese, giacché il settore oleicolo tunisino fornisce indirettamente occupazione a più di un milione di persone e rappresenta un quinto della forza lavoro agricola totale del paese. È in quest’ottica che la Commissione propone di offrire, oliveunilateralmente e a titolo temporaneo, come misura commerciale autonoma, un contingente tariffario senza dazio pari a 35.000 tonnellate l’anno, vale a dire in totale 70.000 tonnellate, per le esportazioni tunisine di olio d’oliva nell’Unione, e ciò senza aumentare il volume globale delle importazioni.
Disposizione: tale contingente sarà disponibile per un periodo di due anni, dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017, e sarà aperto una volta esaurito l’attuale contingente tariffario senza dazio pari a 56.700 tonnellate, indicato nell’accordo di associazione concluso tra l’Unione e la Tunisia.

Nel commentare l’approvazione, la Mogherini ha dichiarato: «Circostanze eccezionali richiedono misure eccezionali. La proposta odierna è un segnale forte della solidarietà dell’UE con la Tunisia, e fa seguito all’impegno che ho assunto lo scorso luglio nei confronti del primo ministro Essid e del ministro degli Affari esteri Baccouche. In questo periodo difficile la Tunisia può contare sul sostegno dell’UE».

Sembra che neanche il premier Renzi sia più in sintonia con la Mogherini, secondo certi sussurri trovati nel web, non certo dalla carta stampata. olio-tunisino-259305.660x368
Ora forse la patata passerà nelle mani del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina che dai pulpiti si schiera a difendere il Made in Italy 100×100.

Intanto i consumatori attenti continuino a controllare sempre le etichette con le indicazioni di provenienza prima di acquistare una bottiglia d’olio extra vergine. Confidando siano leggibili e sincere!

Maura Sacher


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