
“Sul tema Mercosur siamo fortemente preoccupati per due motivi: mancanza della clausola di salvaguardia automatica e mancanza del principio di reciprocità, elementi che vanno a fortificare e a difendere il nostro sistema produttivo, proprio per chi si è distinto in questi anni nel fare grandi investimenti legati alla qualità del prodotto. Oggi il settore avicolo ha ridotto l’utilizzo della farmaceutica all’interno degli allevamenti al 95% e ci rende oggi nella posizione più alta nella graduatoria a livello globale per qualità di prodotto. Un grande valore aggiunto che possiamo offrire a tutti i cittadini e creato in un dialogo tra cooperazione, industria e tutti gli allevatori”. Così il presidente di Coldiretti Ettore Prandini a margine dell’assemblea nazionale di Unaitalia, dal titolo ‘L’avicoltura italiana guarda al futuro: un impegno condiviso per un settore competitivo e sostenibile’. “Noi non siamo per la chiusura dei mercati, nel caso del Mercosur – ha continuato. Il settore avicolo nel nostro paese è il più autosufficiente rispetto a tutti gli altri, con un dato del 105% per quanto riguarda la produzione legata al fabbisogno, e quindi abbiamo la necessità di esportare, però pretendiamo una regola molto semplice, la reciprocità: le stesse regole imposte alle nostre imprese devono valere quando noi importiamo prodotti da altri continenti”.
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