Sostenibilità Fatti e opinioni

Rendicontazione Volontaria di Sostenibilità

Rendicontazione Volontaria di Sostenibilità: Un elemento strategico per il futuro del Settore Agroalimentare

Rendicontazione Volontaria di Sostenibilità: Un elemento strategico per il futuro del Settore Agroalimentare

Il settore agroalimentare è da sempre uno dei cardini dell’economia nazionale. Il suo peso sul PIL italiano ha sempre inciso in maniera importante, con un valore che, considerando l’intera filiera agroalimentare estesa, nel 2023 rappresentava il 19%*.

Nel corso degli anni, in questo settore esteso, il concetto di sostenibilità ha assunto un ruolo centrale, soprattutto a seguito delle crisi sanitarie mondiali che hanno portato i consumatori a rivalutare i propri stili di vita e le proprie scelte ed abitudini alimentari.

In quest’ottica, non solo le pratiche attuate dalle aziende agricole e le scelte produttive sono cruciali, ma è la rendicontazione volontaria a fare la differenza tra una buona pratica e una strategia strutturata. 

Sempre più imprese agricole – biologiche, rigenerative, 4.0 o tradizionali – stanno comprendendo che misurare e comunicare la sostenibilità non è solo un atto di trasparenza, ma un vero e proprio fattore competitivo.

 

Rendicontazione volontaria: da racconto a gestione

La rendicontazione di sostenibilità – obbligatoria o volontaria – va ben oltre la semplice certificazione di prodotto. È un processo sistematico che permette all’azienda agricola di:

  • tracciare le proprie emissioni nell’ambiente,
  • raccogliere e organizzare dati ambientali, sociali e di governance (ESG),
  • individuare azioni concrete di miglioramento nell’ottica degli obiettivi SDGs fissati dall’Agenda 2030 dell’ONU,
  • emetterne un bilancio, da utilizzare per la comunicazione agli stakeholder.

In un settore così complesso e variegato, la rendicontazione fornisce un linguaggio comune e verificabile, utile per dialogare con stakeholder, filiere, consumatori e investitori.

 

I passi fondamentali della rendicontazione in ambito agricolo

  1. Mappatura dei processi e delle fonti emissive: si analizzano le attività aziendali (coltivazioni, allevamenti, trasformazioni, logistica) per identificare le principali fonti di impatto.
  2. Raccolta dati e indicatori ESG: attraverso questionari, software o piattaforme, si raccolgono informazioni sui consumi, sull’uso del suolo e delle sostanze chimiche, sulla gestione dei rifiuti, sul benessere degli animali, dei lavoratori e sulle relazioni con la comunità. 
  3. Calcolo delle emissioni (Scope 1, 2, e quando possibile 3), utilizzando standard come il GHG Protocol.
  4. Redazione del bilancio di sostenibilità: si redige un documento coerente con gli standard internazionali (GRI) o europei (ESRS, VSME), che racconta le performance attuali e gli impegni futuri.
  5. Individuazione di azioni di miglioramento e monitoraggio: l’obiettivo non è solo “dire cosa si fa già”, ma usare il bilancio come base per piani di miglioramento che riguardino efficientamento energetico, riduzione dell’uso di fertilizzanti chimici, conversioni biologiche, digitalizzazione delle pratiche agricole, ecc.

 

Perché farlo (anche se non obbligatorio)?

  • Rispondere alle richieste di mercato: la GDO e le filiere agroalimentari chiedono sempre più dati ESG dai fornitori dei prodotti.
  • Ottenere vantaggi competitivi: miglior posizionamento, accesso a finanziamenti green, maggiore attrattività verso investitori e consumatori.
  • Interagire strategicamente con gli istituti di credito: anche le banche, in quanto obbligate da normativa, sono obbligate a raccogliere questa tipologia di dati relativi ai propri clienti.

 

Conclusione

La rendicontazione di sostenibilità non è solo un documento: è uno strumento chiave per rendere visibili e misurabili gli sforzi fatti verso un futuro più resiliente e rigenerativo, nei confronti di una serie di interlocutori che spazia dai consumatori, alla GDO, alle banche.

 

*Fonte: “Dall’agricoltura ai ristoranti, l’agroalimentare vale il 19% del Pil” de “Il Sole 24 Ore” del 9.05.2024


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Redazione

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