
La Lessinia segreta di GRASPO da Sprea a San Mauro

Saccola, Liseiret e Ottavia…per le vendemmie 2025 si torna là dove tutto è cominciato nel vigneto ancestrale dei Parisi a Sprea con i custodi eroici Marino e Dario Anselmi e a San Mauro di saline da Michelangelo a Carmela Alberti tra ricordi nuovi progetti degustando i vini realizzati negli ultimi 5 anni.

In contrada Parisi da Marino Anselmi.
Marino dice che ha le gambe molli e si lamenta sempre mentre assaggiamo la sua Saccola in una straordinaria verticale delle ultime 7 annate. Marino e Ottavia sono i testimoni di un tempo che sta per svanire, per fortuna il figlio Dario con la sua compagna Liuba conserva ancora la vite e le varietà trovate nel vigneto di papà.

La vecchia vigna Marino la ha ereditata dal papà Cirillo ma già il nonno Gioacchino coltivava questa vigna da sempre, ben prima della Fillossera. Qui ogni muro aveva vite e la valle produceva uva anche per le zone montane più alte come San Bortolo. Nonno Gioacchino produceva una Saccola passita particolarmente buona. Allora a queste quote ogni contrada aveva l’uva per fare il vino che necessitava oltre ad un fiorente commercio di prossimità.
Quello di Dario e Marino Anselmi si può quindi veramente definire un archeo vigneto.

Nel panorama vitivinicolo veronese è sicuramente un unicum sia per il suo posizionamento ad oltre 700 m sul livello del mare in località Sprea di Badia in alta Lessinia sia per la ricchezza della sua biodiversità viticola.

Parliamo di circa 5000 m² di vigna con una pendenza che raggiunge il 35% ,allevato a pergola trentina tradizionale ma senza l’utilizzo dei fili di ferro con sesto di impianto di 3,5 m. × 1 m .
I suoli sono sostanzialmente calcarei. sicuramente il vigneto ha più di 100 anni, molte delle viti sono a piede franco e la varietà più diffusa è un vitigno che sul territorio viene chiamato Saccola ma che l’analisi del DNA ha rivelato essere la Pavana.

Si tratta di un vitigno a bacca rossa di buona vigoria con portamento della vegetazione semieretto e con una buona produzione .
La sua caratteristica è di avere un’acidità sicuramente molto elevata con una buona evidenza dell’acido malico e ciò la rende assolutamente interessante in un momento di forte cambiamento climatico per i suoi molteplici utilizzi enologici.
I vini sono quindi caratterizzati da un colore molto intenso da una forza acida molto evidente da gradazioni zuccherine nella media e il vino deve affinare per alcuni anni prima di esprimere il suo migliore potenziale.
A San Mauro di Saline.

E finalmente dopo anni di studio da parte di Graspo, la Saccola esce dal campo di conservazione originale di Sprea e diventa realtà produttiva nel vigneto di Michelangelo Alberti sui monti Lessini.

Siamo nell’azienda di Campara Pamela e di Michelangelo Alberti a San Mauro di Saline in provincia di Verona dove hanno voluto che l’angolo di paradiso nel quale hanno deciso di vivere e avere famiglia, diventi anche luogo di coltivazione della vite e produzione di vino.
È una innovativa esperienza a queste quote, siamo vicino agli 800 metri di altitudine, ma l’esperienza che Michelangelo ha fatto prima con un vigneto sperimentale ed ora con una superficie già in piena produzione sono il sogno che diventa realtà.

Uomo coriaceo innamorato della sua terra ha avuto in papà Giovanni e mamma Maria Cariso due fondamentali supporti per il suo progetto. È una storia fatta di normalità, duro lavoro ed attaccamento alla famiglia quella dei genitori di Michelangelo, il papà allevatore ha sempre coltivato la terra assieme alla sua Maria una simpatica e capace calabrese innamorata della sua Lessinia dove ha sapientemente inserito la genuina sapienza contadina e culinaria della sua terra.

Michelangelo e la viticoltura sono un amore tardivo, ma l’amore per la sua terra sembra oggi sovrastare l’originaria vocazione nata da giovanissimo come impresario edile. La casuale degustazione del risultato della vinificazione della Saccola realizzato da Graspo con l’uva del vigneto storico di Anselmi Marino scatena però il suo entusiasmo per questo vitigno originale della Lessinia.
Un percorso di ricerca che ha confermato come la Saccola sia una varietà adatta a giaciture con altitudine elevata – spiega Michelangelo – dove si presenta con una buona vigoria, un portamento della vegetazione semi-eretto con produzione buona e costante. Presenta una buona fertilità delle gemme, scarsa quella basale, per cui predilige le potature lunghe. Il grappolo, sebbene a volte di dimensioni elevate, si presenta spargolo e raramente attaccato dalla botrite.

Il contenuto zuccherino delle bacche risulta sempre non eccessivo mentre l’acidità è risultata piuttosto elevata.
In generale è un vitigno abbastanza rustico, ben tollerante alle principali crittogame.
Al gusto i vini vibranti e freschi si distinguono per le caratteristiche note di mora, mirtillo e amarena.
Un vitigno che potrebbe essere molto utile per interpretare al meglio annate che si fanno sempre più calde.
Risultati incoraggianti perché finalmente dopo tanti anni di studio, la Saccola esce dal campo di conservazione originale di Sprea e diventa realtà produttiva nel vigneto di Michelangelo e Pamela Alberti che lo propongono da alcuni anni ad una gradazione di 10.5 gradi alcolici con bella soddisfazione.
Il viaggio continua…
Di Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi
Foto di Gianmarco Guarise
Rif. Campara Pamela
Via Strengaro 10, 37030 San Mauro di Saline – VR
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