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Il Soave alla prova della longevità

Selezionate le 10 etichette Soave che parteciperanno a «Soave Seven 2025» e decretato il vincitore del Premio Stampa

Soave Seven

Torna l’appuntamento annuale con il Soave. Lunedì 8 settembre, nei locali del Circolo Ufficiali di Castelvecchio a Verona il Consorzio Tutela del Soave, in collaborazione con la Strada del Vino Soave, presenteranno Soave Seven, una selezione delle migliori aziende vitivinicole della zona. In degustazione l’annata 2024 ma, novità di quest’anno, saranno, poste in degustazione anche 10 etichette dell’annata 2018.

La strada del vino Soave

È stata la Strada del Vino Soave a selezionare i migliori 2018 avvalendosi di una commissione tecnica che allo Sporting Hotel San Felice di Illasi (Vr) si è riunita per decretare i prodotti migliori da far degustare al pubblico. Enologi e giornalisti di settore, guidati da Ermanno Murari, hanno valutato i campioni messi a disposizione dalle aziende per decretarne l’effettiva longevità. Solo i migliori sono stati ammessi alla degustazione del Soave Seven. Una novità introdotta per far meglio comprendere al pubblico le potenzialità di questo vino e la sua ormai indiscussa longevità.

Le etichette del Soave selezionate

Le 10 etichette selezionate sono: Giannitessari con «Scalette», Cantina del Castello con «Pressoni», Monte Tondo con «Foscarin Slavinus», Mainente con «Netrroir», il «Danieli» di Fattori, Franchetto con «La Capelina», il «Fonte» di Canoso, il «Vigna Monte Ceriani» di Tenuta Sant’Antonio, il «Campo le Calle» di Ilatium e il «Rosetta» di Marco Mosconi.

Il Premio stampa longevità del Soave

Oltre alla selezione delle migliori etichette, la giuria di giornalisti ha anche assegnato il Premio della stampa Longevità del Soave annata 2018 il cui vincitore verrà proclamato nel corso della manifestazione.

Le parole del Presidente Strada del vino Soave

«Soave Seven nasce per far apprezzare il vino Soave e svelarne le diverse anime: la particolarità, la longevità e il legame profondo con i suoli calcarei e vulcanici della denominazione – spiega Stefano Alberti, presidente della Strada del Vino Soave –. È un’occasione unica per degustare vini non più reperibili sul mercato, che dimostrano come il Soave sappia reggere il tempo e regalare sorprese inattese. Oltre al vino, anche i prodotti gastronomici locali contribuiranno a raccontare un territorio ricco e identitario».

La strada del vino Soave

Nata nel 1999, La Strada del vino Soave conta ad oggi circa cento soci tra cantine, Enti e Associazioni, Agriturismi, Ristoranti, Hotel, Frantoi e aziende di prodotti tipici locali con l’intento di coordinare i tanti soci aderenti all’interno di un ideale percorso di circa 50 Km. Un percorso turistico lungo il quale è possibile ammirare il paesaggio, visitare cantine, degustare vino, assaggiare piatti tipici e venire godere dell’ospitalità dei soci aderenti.


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Sonia Biasin

Giornalista pubblicista, diploma di sommelier con didattica Ais e 2 livello WSET. Una grande passione per il territorio, il vino e le sue tradizioni.

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