La parola ai produttori

Il rosa secondo Matilde Poggi

Il rosa secondo Matilde Poggi Vignaiola dal 1984, produce vini lontani dalle mode, privilegiando l’identità nel cuore della Bardolino Doc

Il rosa secondo Matilde Poggi

Vignaiola dal 1984, produce vini lontani dalle mode, privilegiando l’identità nel cuore della Bardolino Doc

“Fraghe” in dialetto vuol dire fragole, quelle selvatiche. Che crescono spontaneamente nel vigneto di famiglia, dopo la conversione al biologico. 

E “Le Fraghe” è il nome che Matilde Poggi ha dato alla sua azienda a Cavaion Veronese. Pioniera fra le donne del vino, è stata tra i fondatori della FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti), dal 2013 al 2021 ne è stata la presidente.

E’ tra i soci dell’associazione  Rosés de Terroirs, costituita in Francia nel 2021 con lo scopo di valorizzare il mercato dedicato ai rosé di terroir. Dal 2021 al 2025 ha ricoperto la carica di presidente CEVI (Confédération  Européenne des Vignerons Indépendants) avendo il ruolo e la responsabilità di essere la prima donna a portare a Bruxelles i problemi legati alla viticoltura. 

Una donna di carattere (come lo sono i suoi vini), Matilde ha modi gentili, toni pacati ma decisi. “Tutto quello che faccio in vigna – afferma convinta – è teso al rispetto e alla conservazione di quelle espressioni uniche ed irripetibili di territorialità che ritrovo nei miei vini”. 

E’ il Chiaretto di Bardolino il vino di punta de Le Fraghe. Elegante, fresco, longevo racchiude tutte le caratteristiche del lago di Garda. Un vino giovane di pronta beva, ma sorprendentemente capace di evolvere nel tempo, acquisendo complessità e profondità. 

Come è emerso dalla degustazione verticale di importanti annate. Terza di sei fratelli, Matilde porta avanti l’eredità del padre da cui ha imparato i “segreti dei vigneti”. 

Nel 1984 inizia a vinificare le proprie uve. Che sono le autoctone di Corvina, Rondinella e Garganega quelle che secondo Matilde sono le più rappresentative del lago. Nel vigneto Montalto a Rivoli Veronese si produce il Cabernet Franc ed il Teroldego.

 I tre vigneti si estendono su una superficie di 30 ettari ubicati nei comuni di Cavaion Veronese, Affi e Rivoli Veronese. Qui le condizioni climatiche sono ottimali: clima mite ed una perfetta esposizione alle correnti delle brezze fresche che vengono dal lago. 

Condizioni naturali che si riflettono in vini eleganti, dotati di grande sapidità e spiccata mineralità.

Vini fermi e biologici

 Con una produzione annua di 140.000 bottiglie, i vini de Le Fraghe sono tutti fermi e certificati biologici dal 2009. 

Due le linee: Identità di territorio: che comprende Camporengo Garganega Veneto Igt, Ròdon Chiaretto di Bardolino, Le Fraghe Bardolino e Selezioni di Vigna con Traccia di Bianco Garganega Veneto Igt, Traccia di Rosa Chiaretto di Bardolino, Brol Grande Montebaldo Bardolino e Montalto Cabernet Franc Veneto Igt. “Durante i processi di vinificazione ed affinamento – dice Matilde Poggi – evito l’utilizzo di legni, privilegio materiali neutri che rispettano gli aromi originali del vino e preservino la delicatezza. Vinifico solo le mie uve. 

Ciò che imbottiglio è il frutto di ciò che ho sperimentato in questi anni”. 

Dal 2006 i tappi scelti sono quelli a vite. Fra i pochi rosa italiani ad uscire sul mercato con affinamenti più lunghi e, quindi, possono essere degustati anche dopo qualche anno in bottiglia ci sono il Bardolino Chiaretto Ròdon e il Traccia di Rosa. 

Nel primo le uve Corvina e Rondinella provengono da vigneti di 23 anni e vengono vinificate separatamente. 

Colore rosa chiaro, Ròdon al naso presenta un’elegante complessità di aromi freschi e fragranti, cona persistenza in bocca molto lunga. Traccia di Rosa vanta il primato di essere il primo Chiaretto di Bardolino ad aggiudicarsi i Tre Bicchieri della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso. 

E’ prodotto dalla vendemmia 2019 con uve selezionate e raccolte a mano nella vigna Ronchilonghi di Affi. 

Si presenta con un colore rosa tenue che si arricchisce, durante l’affinamento, di leggeri riflessi ramati. Al naso si percepiscono note fruttate di susina, pesca e polpa gialla, albicocca che con l’evoluzione lasciano spazio a sentori di arancia candita e zafferano. Al palato è decisa e ben percepibile la freschezza acida. 

Il finale è sapido e persistente.  Le Fraghe non solo cantina e punto vendita ma anche alloggio. Due appartamenti sono stati ricavati in un’ala della casa padronale, per ospitare 2/4 persone, sono arredati in modo completo e confortevole. Info:info@fraghe.it


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