I Viaggi di Graspo

Il ritorno alle origini di G.R.A.S.P.O. 

Il ritorno alle origini di G.R.A.S.P.O.   Da Sassotondo con Claudio D’Onofrio per i patriarchi della vite

Il ritorno alle origini di G.R.A.S.P.O.

La storia della vite

 Da Sassotondo con Claudio D’Onofrio per i patriarchi della vite

 

Carla Benini ed Edoardo Ventimiglia sono due esempi di viticoltori sensibili e appassionati. La loro dedizione alla viticoltura e alla valorizzazione dei vitigni autoctoni è stata fondamentale per il recupero e la valorizzazione del Cigliegiolo e del Nocchianello e con passione e conoscenza del territorio fanno vini identitari che rappresentano la storia e la cultura di Pitigliano.

Pitigliano vista dalla Tenuta Sassotondo

Le persone ed il posto giusto per un confronto a tutto campo sugli studi fino ad ora fatti sul germoplasma della vite in Italia con un dinamico e motivato Claudio D’Onofrio dell’Università di Pisa che è amministratore del Database Viticolo Italiano (Italian Vitis Database, https://vitisdb.it/) è primo autore corrispondente di uno studio sull’Atlante delle parentele di circa 600 vitigni italiani da vino genotipizzati utilizzando i marcatori molecolari SNPs (D’Onofrio et al., 2021. Parentage Atlas of Italian Grapevine Varieties as Inferred From SNP Genotyping; https://doi.org/10.3389/fpls.2020.605934) .

I vini di Graspo del Progetto ritorno con le produzioni di Edoardo e Carla

Il germoplasma viticolo italiano, ci spiega, è caratterizzato da un’elevata ricchezza di varietà, molte delle quali iscritte al Registro Nazionale delle Varietà di Vite. Ma cosa significa esattamente questa ricchezza di varietà? E come può essere valorizzata?

i Meravigliosi Tufi di cantina Sassotondo

La domesticazione della vite coltivata, Vitis vinifera L. subsp. sativa (DC.) Hegi, è iniziata oltre 10.000 anni fa dal suo parente selvatico, la dioica Vitis vinifera L. subsp. sylvestris (Gmel.) Hegi, nella regione che si estende dal Caucaso meridionale alla Mezzaluna Fertile fino ai paesi dell’Asia centrale, ci spiega D’Onofrio. Da lì, la vite domestica e la viticoltura è stata gradualmente diffusa in Europa e Nord Africa e poi in tempi più recenti nelle principali aree viticole degli altri continenti.

L’interno della cantina

I risultati dello studio sull’atlante delle parentele hanno evidenziato che la maggior parte dei vitigni da vino italiani hanno origine da poche varietà geograficamente distribuite in più aree di influenza genetica che possiamo definire i patriarchi.

Queste varietà fondatrici sono lo “Strinto porcino” e la sua progenie “Sangiovese”, “Visparola”, “Mantonico bianco”, “Aglianico”, “Termarina (Sciaccarello)”, “Bombino bianco”, “Garganega”, “Orsolina” e “Uva tosca”. Queste varietà hanno avuto un ruolo chiave nell’evoluzione del germoplasma della vite italiana coltivata.

Lacornice in sassi di Sassotondo con Stefano Viale

Le informazioni sulla parentela e sulla ricostruzione genealogica, spiega D’Onofrio, possono essere utilizzate per valorizzare i vitigni autoctoni e promuovere la produzione di vini di qualità, e gli strumenti di genotipizzazione sviluppati possono aumentare l’efficienza della gestione del germoplasma e aiutare a identificare le accessioni duplicate e risolvere problemi di nomi impropri.

Inoltre, un altro studio condotto da D’Onofrio (D’Onofrio, 2020. Introgression Among Cultivated and Wild Grapevine in Tuscany. https://doi.org/10.3389/fpls.2020.00202) ha evidenziato che alcuni vitigni autoctoni della Toscana, come anche altri vitigni diffusi nel resto dell’Europa, si sono originati da incroci naturali tra vitigno domestici e la vite selvatica diffusa nei boschi della Toscana.

Questi importanti passi avanti sono il risultato di un lavoro di squadra che ha coinvolto viticoltori, custodi di germoplasma e ricercatori. La collaborazione tra questi attori è fondamentale per raccogliere informazioni preziose sulla storia dei vitigni italiani e comprendere l’identità dei vini di ogni territorio.

E per G.R.A.S.P.O. Carla ed Edoardo sono i custodi tenaci del Nocchianello.

natura e spazi

Il Nocchianello Nero è un antico vitigno di Pitigliano, senza parentela genetica conosciuta. La sua storia risale al 1883, quando fu segnalato negli atti della “Inchiesta Agraria” per le provincie di Roma e Grosseto. Grazie al supporto del CREA di Arezzo e alla passione di Carla Benini ed Edoardo Ventimiglia, il Nocchianello è stato recuperato e valorizzato.

l’0spitalità di Carla ed Edoardo

Carla ci spiega che è un vitigno che si adatta bene ai terreni magri e tufosi di Pitigliano. Ha un grappolo piccolo e mediamente compatto, con acini duri e semi grossi. La sua fertilità delle gemme basali non è alta, ma il vino che produce è unico e di alta qualità.

Il Nocchianello Nero è stato iscritto al Registro del Ministero nel 2017 e autorizzato per la coltivazione in tutta la Regione. È inoltre presente nel catalogo VIVC con il numero 40575. L’azienda Sassotondo lo coltiva dal 2010 e lo valorizza nella sua espressione territoriale, producendo un vino unico e di alta qualità.

la lezione del Prof. D’Onofrio

La storia del Nocchianello Nero è un esempio di come la passione e la dedizione possano contribuire a preservare la biodiversità viticola italiana, un esempio per tutti i viticoltori e gli appassionati di vino che desiderano scoprire e valorizzare i vitigni originali italiani.

La biodiversità rappresenta la risorsa più importante dei sistemi naturali e agricoli del nostro pianeta, conclude D’Onofrio.

La sua tutela è funzionale alla conservazione degli ecosistemi, dai quali dipendono direttamente o indirettamente tutte le attività antropiche. La perdita di biodiversità può avere conseguenze negative sulla produzione di vini di alta qualità e sulla sostenibilità della viticoltura.

La conservazione della biodiversità viticola richiede un approccio capillare e multidisciplinare. È necessario identificare e salvaguardare i vitigni minori e a rischio di estinzione, e promuoverne la conoscenza e la valorizzazione.

Vitigni dal passato per i vini del futuro.

Il viaggio continua

 

Di Aldo Lorenzoni, foto di Stefano Viale

 

 

 

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