
“Da oltre 70 anni ci dedichiamo alle malattie cardiovascolari, mettendo in campo competenze scientifiche e una forte passione con un obiettivo preciso: migliorare la qualità di vita e la prognosi dei pazienti. Nel corso del tempo abbiamo sviluppato farmaci innovativi, spesso i primi con specifici meccanismi d’azione nelle rispettive aree terapeutiche. Oggi il nostro impegno si concentra anche sulla cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, una malattia debilitante che può aumentare il rischio di morte improvvisa e che, purtroppo, può manifestarsi anche in età giovane. Negli anni ci siamo occupati soprattutto della prevenzione del tromboembolismo venoso, della prevenzione e del trattamento della trombosi arteriosa, delle malattie metaboliche e dell’ipertensione”. Lo ha detto Alessandro Bigagli, Senior Country Medical Director di Bristol Myers Squibb, durante l’annuncio – a Roma – dell’approvazione di Aifa alla rimborsabilità di mavacamten per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva (Cmio) sintomatica (classe II-III secondo la classificazione NYHA) in pazienti adulti nei quali la terapia standard risulta insufficiente.
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