I Viaggi di Graspo

Ermenegildo Giusti, Il Montello, l’Abbazia e la Recantina

Ermenegildo Giusti, Il Montello, l’Abbazia e la Recantina Quando custodire significa prendersi cura

Ermenegildo Giusti, Il Montello, l’Abbazia e la Recantina

da sx Michele Noal, Ermenegildo Giusti, GrazianaGrassini ed altri amici

Quando custodire significa prendersi cura

 

 

Ermenegildo Giusti è un imprenditore italiano schietto, sincero e pragmatico noto per aver fondato l’azienda vinicola Giusti Wine a Nervesa della Battaglia, in provincia di Treviso.

Ermenegildo Giusti apre la tornata dell’Accademia Vite Vino

Originario di Nervesa, Giusti ha trascorso gran parte della sua vita in Canada, dove ha costruito un impero imprenditoriale nel settore edile.

Tuttavia, ha deciso di tornare alle sue radici e investire nel suo paese natale, contribuendo allo sviluppo economico e culturale di questo territorio.

L’azienda Giusti Wine suddivisa in diverse tenute conta oggi più di 100 ettari di vigneto.

Lo abbiamo incontrato e conosciuto meglio nell’ambito di una giornata intensa di approfondimento, confronto e degustazione dedicato alla Recantina, vitigno autoctono dei Colli Asolani e del Montello, organizzato dall’Accademia della Vite e del Vino in collaborazione con il Consorzio di tutela, G.R.A.S.P.O. e coordinato proprio dall’azienda Giusti Wine che lo ha ospitato nella suggestiva Abbazia

Michele Noal, Presidente del Consorzio tutela Asolo Montello

di Sant’Eustachio un sito suggestivo e pieno di significato per Ermenegildo.

Questo luogo magico, ci spiega, è di grande importanza storica e culturale. La sua storia risale al XI secolo, quando fu fondata dai monaci benedettini per volere di Rambaldo Terzo Conte di Treviso.

il gruppo di Graspo al completo con Ermenegildo Giusti

Fu eretta su un preesistente “casteller” dei Conti di Treviso, dotato di un sistema difensivo della pedemontana montelliana. Il luogo fu soggetto ad antica frequentazione, tanto che la vicina fonte della “Ru” ha consegnato resti di epoca romana e dove dove Monsignor Della Casa scrisse “Il Galateo” nel 1549

Il meraviglioso restauro dell’Abbazia di Sant’Eustacchio

Nonostante la sua importanza anche strategica cade in decadenza durante il periodo napoleonico subendo poi bombardamenti e distruzioni durante la Grande Guerra.

la meraviglia del territorio

Negli anni ’90, il proprietario dell’epoca, Frate Bruno, avviò lavori di recupero strutturale della basilica.

Successivamente, il Comune di Nervesa, attuale proprietario, indisse un bando per il recupero e il restauro dell’abbazia con la modalità del project financing.

La finestra del Montello

Ed in questo progetto di recupero e salvaguardia ho visto cosa potevo fare concretamente per questo mio territorio che amo visceralmente.

la Recantina nel bicchiere, una straordinaria verticale

Il progetto di restauro, ha previsto il recupero della via di accesso, la ricostruzione parziale della torre d’ingresso e il restauro conservativo del corpo di fabbrica del lato sud del monastero.

Sono stati inoltre creati nuovi spazi per attività culturali e turistiche, come un museo, una foresteria e uno spazio per conferenze ed esposizioni artistiche diventando un vero punto di riferimento diventando una meta importante per l’enoturismo in Veneto, grazie anche alla suggestiva cantina ipogea e alle visite guidate con degustazione.

Lino Forner con Ermenegildo Giusti

Il luogo ideale quindi per raccontare e condividere un’altra bella storia di salvaguardia e preservazione quella della Recantina un antico vitigno di questo areale.

Particolare dell’antica chiesa

La Recantina, che ha un nome evocativo, è una varietà antica, citata già dall’ Agostinetti alla fine del Seicento quando scriveva:

“queste benedette uve recandine per il gran utile che rendono poiché fanno molta quantità d’uva fa vino buono e bello”.

Dopo un periodo di oblio, durante il quale pochi viticoltori virtuosi ne mantennero il patrimonio, la Recantina fu riscoperta qualche decennio fa da Lino Forner.

È una varietà tardiva, spiega Ermenegildo, di cui è facile innamorarsi perchè resiste naturalmente alle malattie ed è ricca di polifenoli e antociani, che conferiscono un colore intenso, quasi impenetrabile. Si caratterizza poi per la nota speziata e per i frutti di bosco, è un vino che “si mantiene da solo”, perché presenta una grande capacità di invecchiamento anche in annate difficili. Noi la stiamo interpretando in due versioni di cui una in anfora.

Sulla stessa frequenza anche Michele Noal presidente del Consorzio Asolo Montello quando sottolinea che La Recantina è il volto rosso delle nostre colline. È un vitigno che abbiamo quasi rischiato di perdere, ma che racconta la storia del nostro territorio e oggi rinasce con forza, grazie a un lavoro paziente e condiviso tra ricerca e produzione. Dopo il successo internazionale dell’Asolo Prosecco Superiore Docg, è arrivato il momento di valorizzare questa varietà fortemente identitaria, capace di dare vini intensi, eleganti e dal grande potenziale evolutivo. 

Vitigni dal passato quindi, per i vini del futuro.

Il viaggio continua.

Di Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi

 

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Cantina Giusti Wine

Via Arditi, 14/A, 31040 Nervesa della Battaglia TV

Telefono: 0422 720198

https://www.giustiwine.com

Email: info@giustiwine.com


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