I Viaggi di Graspo

Da Digione a Prissiano per la vecchia vigna di Versoalen

Da Digione a Prissiano per la vecchia vigna di Versoalen   Con più di trecento anni di storia la straordinaria vite di Versoalen a Prissiano in Alto Adige

Da Digione a Prissiano per la vecchia vigna di Versoalen

 

Con più di trecento anni di storia la straordinaria vite di Versoalen a Prissiano in Alto Adige apre le candidature per la vite più antica ancora vivente al mondo

 

 

Forse siamo ancora a Digione…almeno con la testa e con il cuore. Una esperienza incredibile dove ogni secondo nascondeva un mondo.

Il riconoscimento a GRASPO dell’Award 2025 dell’O.I.V. per il libro “ 100 Custodi per 100 vitigni “ è diventata un’occasione straordinaria per incontrare tutti gli altri protagonisti di questa indimenticabile giornata.

Autori che arrivavano da tutto il mondo con le loro autorevoli pubblicazioni, Grecia, Cile, Uruguay, Spagna, Portogallo, Grecia e naturalmente tanta tanta Francia.

Ad aiutarci a tenere saldo il vessillo tricolore per fortuna anche gli amici del Consorzio di Tutela Vini dell’Alto Adige con il direttore Eduard Bernhart, il mitico Peter Dipoli ed il dinamico Ivo Maran uno degli ideatori del libro. 

Premiati nella Sezione Vino e territorio per il loro monumentale libro sul Vino in Alto Adige.

Un testo che non poteva mancare nella Biblioteca ideale di GRASPO per le tante suggestioni che suggerisce sull’evoluzione produttiva di questo territorio che da sempre ci affascina e che visitiamo molto spesso.

Giacomino Fasano davanti alla vite di Versoalen

Torneremo forse presto per approfondire alcuni di questi capitoli ma subito ci attira a pagina 66 il racconto Irmgard Windegger sulla vecchia vite di Versoalen a Prissiano.

Anche perchè qualche giorno fa guidati dal nostro ambasciatore Giacomino Fasano siamo andati a trovarla.

Quando si parla  di monumenti viventi in Alto Adige infatti, non si può prescindere dalla vecchia vigna di oltre 300 anni che si trova  a Castel Katzenzungen a Tesimo – Prissiano. Siamo su una delle più suggestive terrazze panoramiche della provincia ad oltre 600 metri di altitudine circondati da boschi, castagneti e frutteti, tra castelli, antiche chiese e vecchi masi.

Castel KatzenzungenI

Il castello segnalato per la prima volta attorno al 1200 era della famiglia di Henricus de Katzenzunge, poi passò di mano in mano tra le famiglie più importanti della provincia, nel 1978 fu acquistato con tutte la pertinenze dalla famiglia Pobitzer che lo ha restaurato ed oggi è una delle location più suggestive per eventi pubblici e privati. La vigna di Versoalen si trova proprio sotto il castello in una zona che sembrerebbe non favorevolissima per la coltivazione della vite ma la sua età, riconosciuta di  oltre trecento anni testimonia il suo legame straordinario con questo areale caratterizzato da un suolo porfirico molto povero dove si è nel tempo accumulato tanto materiale alluvionale che ha quasi sepolto la pianta. La vigna è tutelata come monumento naturale dalla Provincia di Bolzano, ed è stata inizialmente seguita dai Giardini Botanici di Merano che erano parte del centro sperimentale di Laimburg, che ha poi continuato  per anni la cura della vite vinificandone l’uva.  

Ma sembra, dalle ultime notizie, che sia tornata nell’ultimo anno nella piena disponibilità della famiglia Pobitzer.

Il vino in Alto Adige premiato a Digione

Crediamo che la longevità di questa pianta, la cui pergola si estende per oltre 300 metri quadrati, dipenda molto anche dall’antico muro adiacente che la ha sempre protetta.

Ora questa vigna è molto curata, tutta la struttura della pergola è stata recentemente rifatta con legni molto resistenti come il castagno ed il larice e la produzione viene difesa costantemente dagli uccelli con delle reti mobili.

Premiazione degli Awards 2025 O.I.V.

Attorno alla pianta madre sono state piantate in anni successivi altre piante della stessa varietà fino ad ottenere un  piccolo vigneto però di grande suggestione.  Inizialmente si pensava che la varietà fosse riconducibile al Gouais Blanc, sul libro del Consorzio invece si parla della varietà Frauler, poi le analisi del DNA hanno chiarito che si tratta invece di Versoalen .

Questa varietà molto coltivata nel secolo scorso è successivamente quasi scomparsa, rimangono pochi ceppi storici in tutta la Provincia come quello di Maso Unterweirachhhof.

Il nome Versoalen potrebbe riferirsi a Faxoal o Frason ovvero delle piccole striscie di terra parallele, ma anche a Versoaln una parola che in dialetto significa “legare con corde” quasi a certificare i luoghi ripidi di produzione dove c’era bisogno di assicurare il prodotto con le corde per il trasporto.

Questa varietà germoglia precocemente ma ha una maturazione medio tardiva, la produzione non è uniforme anche perché caratterizzata da acinellatura evidente, resiste bene comunque ad Oidio e Peronospora.

La Versoalen è stata iscritta da Laimburg al Registro Nazionale delle varietà di vite nel 2018. 

Forse la vite più antica al mondo … o forse no.. su questo tema affascinante torneremo molto presto  intanto godiamoci questo monumento vivente che sicuramente arriva da un lontano passato ma che guarda con grande curiosità al …futuro

Il viaggio continua

 


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