
Nel suo intervento a Ecomondo, Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti e Thea Group, ha lanciato un forte allarme sul rischio strategico per il nostro sistema industriale: «L’Italia è il singolo Paese più esposto in Europa alla rilevanza strategica delle materie prime critiche», ha dichiarato. Secondo i dati illustrati, il 31% del PIL italiano – pari a 675 miliardi di euro – è a rischio in caso di interruzione dei flussi di approvvigionamento, oggi in larga parte dipendenti dalla Cina. De Molli ha invitato a un cambio di prospettiva nelle politiche industriali nazionali: «Dovremmo, come policy maker, guardare meno il TG delle venti e programmare piuttosto i prossimi vent’anni», ha concluso.
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