
Mentre i combattimenti vanno avanti, l’ambasciata russa a Roma torna a insistere nel collegare i cedimenti della Torre dei Conti a Roma ai presunti tagli ai finanziamenti per il settore dei Beni culturali che, secondo la rappresentanza diplomatica, sarebbero una conseguenza degli aiuti economici e militari forniti dall’Italia all’Ucraina. L’incaricato d’affari russo, Mikhail Rossiyskiy, convocato dalla Farnesina, nel corso dell’incontro al ministero degli Esteri “ha espresso le proprie ferme rimostranze in merito all’aggressiva, esecrabile campagna antirussa promossa da Roma sui media” e la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, insiste e rilancia nelle sue accuse all’Italia. La convocazione dell’ambasciatore alla Farnesina servirà, “per ricordare ancora una volta che sponsorizzare il regime terroristico di Kiev è un crimine e un peccato”.
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