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Sarmenti delle vigne possono aiutare per attenuare la spesa energetica

Sarmenti delle vigne possono aiutare per attenuare la spesa energetica

 Sarmenti delle vigne possono aiutare per attenuare la spesa energetica

Gli spaventosi aumenti per la spesa energetica hanno colpito duramente le famiglie, gli artigiani e le imprese. 

Il rischio concreto che artigiani e imprese chiudano e le famiglie non riescano a pagare le bollette è quotidiano. 

Molte attività hanno chiuso o per il momento hanno drasticamente ridotto gli orari di lavoro. 

Il nuovo esecutivo deve affrontare con urgenza e raziocinio questa situazione. 

Vedremo quali provvedimenti adotterà. 

Tutti i cittadini stanno cercando modi e fonti alternative per risparmiare. 

Nel frattempo si moltiplicano gli studi e i brevetti per risparmiare sulle bollette che avevano cominciato a gonfiarsi ben prima della guerra. 

Un imprenditore piemontese di Incisa Scapaccino località ubicata in provincia di Asti ha ideato e brevettato una macchina che utilizza i sarmenti o rami delle vigne per ottenere pellet da riscaldamento. 

Il prezzo del pellet ha subito un aumento del prezzo fino a quattro e più volte rispetto all’anno scorso. 

Soprattutto in Italia i rivenditori hanno applicato rincari che rasentano la speculazione. In altre nazioni europee questi aumenti sono molto più contenuti. 

Massimo Merlino ha iniziato a fare prove per costruire una macchina nel 2010. Il papà è un viticoltore e lui ha unito le sue esperienze meccaniche e agricole per realizzare nella sua officina un prototipo in grado di utilizzare i rami che rimanevano tra le vigne dopo la potatura. 

La prima macchina pellettatrice venne messa in vendita da Massimo Merlino nel 2015 in un periodo nel quale il pellet stava conquistando spazio come fonte energetica per il riscaldamento. 

Attualmente la sua impresa costruisce cento macchine all’anno di varie dimensioni. Il funzionamento è molto semplice. 

I tralci delle viti raccolti vengono immessi in un trituratore e dopo essere stati macinati si introducono nella macchina che li pressa e li trasforma in pellet. 

Il trituratore è una macchina utilizzata dai giardinieri e dai boscaioli, funzionano con un motore a scoppio e si possono vedere all’opera nelle città. 

L’azienda di Massimo Merlino al momento non li costruisce però li vende. Il costo è attorno ai 2500 euro ma possono essere noleggiati. 

La pellettatrice è alimentata con energia elettrica e quella adibita per uso delle famiglie viene alimentata con la corrente a 220 volt. 

Un sistema tecnologicamente progredito ne riduce i consumi. 

La macchina per le famiglie produce 50 chilogrammi di pellet al giorno mentre sono 100 quelli confezionati dalle macchine più grandi. 

La primavera è il periodo migliore per produrre il pellet poiché si potano le viti e gli alberi ed è possibile reperire molto materiale occorrente per produrre il pellet, ma la macchina può essere utilizzata tutto l’anno. 

Infatti oltre ai residui della potatura si può usare il legno di alberi da frutto quali castagno, melo e ulivo. 

Il modello adibito ad uso familiare costa 7000 euro ma la spesa può essere ammortizzata in un lasso di tempo non troppo lungo, e si moltiplicano gli acquisti condivisi effettuati da vicini di casa e condomini.

Umberto Faedi 


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Redazione

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