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Val delle Rose: non solo vino

Il successo va oltre il vino a Val delle Rose. La Maremma si offre con tutta la sua bellezza e la Tenuta della Famiglia Cecchi anche quest’anno propone una serie di iniziative volte alla valorizzazione del territorio.
Degustare un vino immersi nella bellezza del paesaggio che qui regala scorci mozzafiato, dopo aver attraversato le vigne da cui nascono i vini prodotti in Tenuta,  Litorale, Aurelio, Morellino di Scansano, è un’esperienza che tutti gli appassionati di vino dovrebbero provare.

Ma Val delle Rose accanto ai suoi vini regala soprattutto esperienze: trekking su prenotazione con percorsi, il cui nome varia secondo la vigna da cui passa – percorso Morellino, Litorale e Poggio Leone, che al termine offrono una sosta bucolica tra vino e prodotti del territorio. Eventi serali illuminati dalle stelle  che quest’anno abbracciano la musica e il teatro.

Nella nostra “passeggiata” scortati dla profumo delle ginestre in fiore e delle rose selvatiche,  ha puntato sul percorso del Litorale dove si gode la vista del mare e la sagoma scura dell’isola d’Elba e della Gorgona ci ricordano che qui il mare è davvero vicino. fare trekking tra queste vigne è sicuramente un’esperienza che ricarica di energie che arrivano dalla terra e dal mare.

La bella location di Val delle Rose  dove sorge la cantina che domina dall’alto i vigneti e mostra la Maremma a 360° ha spazi dedicati all’accoglienza, pensati per ricevere e coccolare gli ospiti.
La cucina è semplice, niente voli di fantasia, ma sapori della terra toscana: crostini di fegatini, prosciutto toscano, verdure di stagione, ravioli al sugo, carni tra le migliori e dolci fatti in casa, un menù che ben si sposa con i rossi della tenuta.
Vini che nascono in una cantina moderna (4.000 mq tra area produttiva e ricettiva) dove tutto procede per caduta, piano dopo piano, per arrivare al grande vano che accoglie le barriques e dove, talvolta, l’arte si insinua in tutte le sue forme.

La Tenuta Val delle Rose, in località Poggio alla Mozza in provincia di Grosseto dall’acquisizione da parte di Luigi Cecchi nel 1996 è passata dai 25 ettari di vigneto oltre 100 ettari. Qui il  Sangiovese prevale insieme a pochi ettari di Merlot, Petit Verdot, Cabernet Sauvignon e Colorino ed una superficie sempre più importante di Vermentino che da vita al Litorale, Vermentino di Maremma. Ma il vino di punta resta il Morellino di Scansano DOCG  con la sua etichetta elegande con Diana cacciatrice, prodotto nelle tipologie annata e riserva.
A noi è piaciuto anche il nuovo Il Ciliegiolo, piacevole, fresco adatto ad un inizio pasto.

 

Roberta Capanni


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Sonia Biasin

Giornalista pubblicista, diploma di sommelier con didattica Ais e 2 livello WSET. Una grande passione per il territorio, il vino e le sue tradizioni.

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