Tribuna

Lo stop dei dazi Usa aiuta la ripresa economica dell’Italia

La sospensione degli anacronistici dazi voluti dal patetico ex presidente Usa è un grande aiuto per l’agroalimentare italiano.

È servito almeno a qualcosa il vertice organizzato in Cornovaglia dal paffuto Borios Johnson. La sospensione per cinque anni firmata a Bruxelles tra Ursula Von Der Leyen e Joe Biden significa almeno mezzo miliardo di volume d’affari immediato per l’export nostrano. Vini, formaggi, salumi, liquori, agrumi e succhi di frutta hanno subito da ottobre 2019 dazi aggiuntivi in media del 25 %.

Tutto ciò a causa del contenzioso sugli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing. L’accordo è arrivato dopo circa quattro mesi dalla sospensione delle inique tariffe aggiuntive. Gli Stati Uniti sono il primo mercato fuori dalla Unione Europea per i nostri ottimi ed unici prodotti. Prima dell’applicazione delle gabelle nel 2020 l’Italia ha esportato negli Usa per un valore di 5 miliardi di euro.

 

L’accordo siglato è quindi molto importante per la nostra economia. Per quanto riguarda il settore dei formaggi il contraccolpo causato dai dazi si era fatto sentire pesantemente già dal 2020. Le esportazioni erano calate del 17 % in volume e del 19 % in valore. Gli Usa sono il terzo mercato per i nostri unici formaggi. Per alcune filiere quali il Parmigiano Reggiano e il Pecorino Romano una buona parte della produzione nazionale viene assorbita dagli Usa. Per l’Emilia Romagna e l’eccellenza Parmigiano Reggiano sono in media ben 11.000 le tonnellate del formaggio migliore del mondo mandate negli Usa. Questo mercato è pure il principale compratore di vini al.mondo.

Le gabelle “trumpiane” colpivano i vini francesi e spagnoli e per quanto riguarda l’Italia solo il settore dei liquori e distillati. Queste bevande avevano accusato una perdita pari al 35 % del loro export. La richiesta del Congresso Usa e del Parlamento europeo del principio “zero for zero” cioè l’eliminazione totale dei dazi su vino, liquori e distillati accelera indubbiamente la ripresa degli scambi e dell’export italiano in un momento cruciale per la ripresa economica. 

Umberto Faedi 


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