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Guerrieri Rizzardi fa rivivere Borgo Bardolino

Borgo Bardolino

A due passi dal lungo lago sulla sponda orientale del lago di Garda, protetto dalla cinta muraria troviamo questo luogo veramente speciale. Un antico complesso nobiliare costruito tra il Quattrocento e il Cinquecento che nel corso del tempo ha subito diversi rinnovamenti; dal 1678 sede delle cantine Guerrieri Rizzardi; oggi grazie ad un intervento di riqualificazione importante, sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici si è trasformato in una cittadella commerciale. 5mila metri quadrati suddivisi in appartamenti destinati all’accoglienza, cinque negozi, un bar, una gelateria, un forno, due ristoranti, un wine bar e un wine shop che propongono i vini della Guerrieri Rizzardi prodotti nelle tenute aziendali in Bardolino, Valpolicella, Soave e Valdadige. Nei locali di conferimento delle uve troviamo una grande sala con forno per le pizze, le antiche cantine accolgono un ristorante e l’antica bottaia ospita cinque negozi. Dagli antichi rustici del parco, rimasto inalterato nella struttura disegnata nei secoli da celebri paesaggisti, è stato ricavato un bar con show-room di moda. I locali sono raggruppati sotto il nome Munus, come il vino rosso prodotto dall’azienda, il cui nome deriva da uno dei vigneti di provenienza, definito in epoca romana come “fontis vinae munus” e ripreso dall’immagine in etichetta dell’Osella d’argento, la moneta-medaglia voluta dal doge Francesco Loredan nell’ottavo anno del suo dogato su cui è incisa la parola “Munus”.

La cucina del ristorante è gestita dallo chef Carlo Borghini, siciliano, che ha portato oltre alle molteplici esperienze maturate in giro per l’Italia, le sue tradizioni unite a semplicità e curiosità. Integrazione perfetta di cucina siciliana con i prodotti locali.

La visita al Munus è stata preceduta da un wine tasting di due crus di Amarone provenienti dalle tenute di Negrar: Villa Rizzardi e Calcarole. Due vini stilisticamente diversi, come differenti sono le caratteristiche dei suoli, esposizione, sistema di allevamento ed età delle vigne.

A confronto tre diverse annate per ogni cru. Amarone Villa Rizzardi 2003, 2005 e 2007. Annate atipiche dal punto di vista climatico che hanno portato tracce evidenti nel bicchiere. Prevalenti le note fruttate di frutta nera matura, soprattutto nelle due annate calde rappresentate dal 2003 e dal 2007, in alcuni note di tabacco e cuoio e la presenza del legno. In bocca tutti si presentano caldi ed avvolgenti con tannini morbidi.

Amarone Calcarole 1995, 2004 e 2008, annate classiche dal punto di vista meteorologico. Uno dei cru più straordinari della Valpolicella. Le vigne della collina di Calcarole, da cui il vino prende il nome, si differenziano per un microclima particolare, piú caldo grazie all’esposizione a sud della parte alta e a sud-ovest della parte a terrazze, e per il terreno bruno e rossastro, ricco di calcare attivo, che ricopre le rocce di origine calcarea con uno strato poco spesso. Prodotto solo nelle annate migliori con una produzione limitata. Tutti estremamente piacevoli, setosi, maturi nei profumi e al palato. Fantastico il 1995, frutto anche dell’annata memorabile, con note di rosa, mora di gelso, note di cardamomo, morbido e sapido.

Piera Genta


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Redazione

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